Il vino italiano continua a dimostrare la sua resilienza e il suo appeal sul mercato globale, con risultati che parlano chiaro. Nei primi undici mesi del 2024, le esportazioni hanno superato i 2 miliardi di litri, con un incremento del 3,3% rispetto all’anno precedente. Il fatturato ha raggiunto i 7,52 miliardi di euro, segnando un aumento del 5,4%. Questi dati, forniti dall’Istat, suggeriscono un trend positivo e la possibilità di superare la soglia storica degli 8 miliardi di euro, un traguardo che rappresenterebbe un importante riconoscimento per il vino made in Italy, settore che ha affrontato diverse sfide negli ultimi anni.
Il prezzo medio al litro è attualmente di 3,70 euro, in lieve aumento rispetto ai 3,60 euro del 2023. Tuttavia, gli attori della filiera vitivinicola sono consapevoli delle incertezze che il 2025 potrebbe portare, in particolare riguardo a fattori economici globali, politiche commerciali e cambiamenti climatici.
Analizzando i mercati di destinazione, si evidenziano i seguenti dati:
Inoltre, la situazione è altalenante per i mercati dalla quinta alla decima posizione. La Francia ha visto un calo dell’1,66%, fermandosi a 286 milioni di euro, mentre i Paesi Bassi hanno registrato un incremento del 9,4%, raggiungendo 234 milioni di euro. Altre nazioni come la Russia mostrano una forte crescita, con un balzo del 52%, arrivando a 216 milioni di euro.
Un elemento chiave nelle statistiche è il Prosecco, che continua a dominare il settore degli spumanti. Le esportazioni di spumanti italiani hanno raggiunto 516 milioni di litri, segnando un notevole incremento del 12,6% e un valore di 2,21 miliardi di euro (+9,4%). Di questo, il Prosecco Dop rappresenta da solo 1,7 miliardi di euro, con un incremento dell’11,9%.
Tuttavia, non tutte le tipologie di spumanti hanno brillato. L’Asti spumante Dop ha registrato una lieve flessione del 3%, con un valore che scende da 157 a 152 milioni di euro. Altre denominazioni come Alta Langa, Trentodoc e Franciacorta hanno visto una diminuzione sia a valore che a volume.
Per quanto riguarda i vini rossi Dop, provenienti da regioni come Piemonte, Toscana, Veneto, Trentino Alto Adige e Sicilia, si osserva un aumento del valore, che passa da 1,26 a 1,35 miliardi di euro, e un incremento dei volumi da 150 a 155 milioni di litri. Anche i vini bianchi Dop, originari di Veneto, Trentino Alto Adige, Toscana, Lazio e Sicilia, mostrano un bilancio positivo: i valori sono aumentati da 617 a 656 milioni di euro, con un incremento dei volumi da 162 a 175 milioni di litri.
Quasi 4,9 miliardi di euro sui 7,52 complessivi esportati dall’Italia provengono da vini in bottiglia, un segmento che ha visto una crescita del 4,2% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, i vini in confezione tra 2 e 10 litri, inclusi i bag in box, hanno registrato una diminuzione del valore, scendendo da 108 a 100 milioni di euro. Infine, i mosti d’uva hanno visto un incremento dei volumi, ma a fronte di una significativa diminuzione del valore esportato, evidenziando le sfide che il settore dovrà affrontare.
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