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Il vino in crisi: l’appello all’Ue tra salute e mobilitazione popolare

Il mondo del vino, un pilastro fondamentale dell’economia e della cultura italiana, si trova oggi in una situazione di crescente preoccupazione e confusione. La Commissione Europea, da un lato, promette sostegno al settore vitivinicolo attraverso iniziative come la futura road map sulla riforma della Politica Agricola Comune (Pac) e un pacchetto di misure specifiche per il vino, ma dall’altro sembra adottare un approccio contraddittorio. Infatti, si sta discutendo di limitazioni riguardanti la comunicazione, la promozione e il consumo di alcolici, senza fare distinzioni tra consumo moderato e abuso. Questa ambiguità è stata sottolineata dal Ministro dell’Agricoltura italiano, Francesco Lollobrigida, il quale ha evidenziato come il Parlamento Europeo abbia preso una posizione opposta, mostrando il sostegno al settore vitivinicolo.

La situazione attuale del settore vitivinicolo

Il settore vitivinicolo europeo è in una fase cruciale, soprattutto in un contesto di mercato che sta affrontando una contrazione nei paesi maturi. La necessità di aprire nuovi mercati diventa quindi una priorità, non solo per motivi di visione strategica, ma anche per la sopravvivenza delle aziende, in particolare quelle più piccole, che trovano difficoltà a navigare attraverso le complessità burocratiche dell’Organizzazione Comune di Mercato (Ocm). È un paradosso che molti fondi disponibili tornino inutilizzati all’Unione Europea, lasciando le aziende senza i supporti di cui hanno bisogno per espandersi.

Durante gli Stati Generali del Vino tenutisi a Roma, gli attori del settore hanno espresso la loro determinazione a difendere il vino, simbolo del made in Italy, e sono pronti a scendere in piazza per far sentire la loro voce. Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, ha sottolineato l’importanza di difendere la tradizione vinicola italiana, che non è solo un prodotto, ma un elemento centrale della cultura e dell’identità nazionale.

Le preoccupazioni e le proposte del settore

Nonostante i segnali positivi, i rappresentanti del settore hanno espresso preoccupazione per le possibili misure restrittive, come le etichette allarmistiche proposte nel Beating Cancer Plan (Beca), che non tengono conto del consumo moderato. Il Ministro Lollobrigida ha sottolineato l’importanza di una riflessione profonda su questi temi, poiché il vino, consumato con moderazione, è parte di una dieta equilibrata e contribuisce al benessere.

Le parole di Lollobrigida sono state condivise da molti attori del settore, tra cui Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, che ha evidenziato il valore del vino come presidio del territorio e elemento di coesione sociale. Cirio ha anche criticato le scelte politiche europee che hanno avuto un impatto negativo sulle aziende, ricordando che il vino è un alimento vivo e che le politiche devono riflettere questa realtà.

L’importanza dell’internazionalizzazione

La questione dell’internazionalizzazione è cruciale. Lamberto Frescobaldi ha evidenziato come l’80% delle esportazioni italiane di vino provenga da soli cinque mercati, il che evidenzia l’urgenza di diversificare e aprire nuovi canali. Le proposte di promozione a livello europeo devono quindi essere rafforzate, specialmente in un contesto in cui i consumi stanno rallentando in mercati chiave come gli Stati Uniti e la Germania.

In questo contesto, è fondamentale seguire alcune linee d’azione:

  1. Educare i consumatori e fare cultura attorno al vino.
  2. Promuovere l’accesso ai fondi Ocm e migliorare la rendicontazione.
  3. Rivedere le politiche di etichettatura per garantire un’informazione corretta e non allarmistica.

La situazione attuale richiede un’azione coordinata non solo a livello nazionale ma anche europeo, per garantire che il settore vitivinicolo possa continuare a prosperare e contribuire all’economia e alla cultura. La compattezza del mondo del vino, unita alla volontà di affrontare le sfide con determinazione, rappresenta una risorsa preziosa per affrontare le complessità di un mercato in continua evoluzione. La speranza è che, attraverso dialogo, collaborazione e una strategia chiara, il vino possa continuare a brillare come simbolo di eccellenza italiana e europea.

Redazione Vinamundi

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