Luigi e Giulia Cataldi Madonna, padre e figlia titolari della Cantina Cataldi Madonna, si propongono di rivoluzionare il panorama dell’enologia con l’introduzione del vino ‘rosa’. Tale ambizione è raccontata nel loro primo saggio letterario intitolato “Il vino è rosa”, nel quale esplorano la storia di un prodotto spesso sottovalutato, sebbene abbia avuto un ruolo di rilievo in passato, ma sia oggi ancora poco conosciuto.
Secondo gli autori, il vino rosa, per la sua intrinseca vitalità, si adatta meglio ai ritmi della vita contemporanea, sempre più frammentati e dinamici. Essi intravedono nel bere vino rosa un possibile segnale di un cambiamento di mentalità in corso. L’attribuzione del nome “rosa” al vino non è casuale: esso evoca un’aura di fascino e auspica un futuro prospero per la produzione e la promozione del vino rosa italiano.
Oltre alla sua funzione divulgativa, il libro si presenta come un momento di riflessione, invitando il lettore a considerare la possibilità di adottare il termine ‘rosa’ anziché ‘rosato’ o ‘rosé’ per valorizzare appieno le diverse espressioni territoriali della produzione italiana di vini rosa.
Attraverso un’analisi accurata di carattere storico, artistico, linguistico e culturale, il testo traccia l’evoluzione del vino rosa sin dalle sue origini, sottolineando come esso, pur derivando da uve rosse, sia sempre stato intrinsecamente ‘rosa’. Lungo i secoli, il vino rosa ha spesso subito confusioni terminologiche e ha sofferto di una reputazione inferiore rispetto alla sua effettiva qualità.
“Il rosa – ha spiegato Luigi Cataldi – era il vino di casa, della provincia. Rosato significa tingere qualcosa di rosa, quindi crediamo che ‘rosa’ sia il termine corretto, quello vero. Lo spunto per scrivere il libro è arrivato dalla tesi di mia figlia Giulia sul ‘Cataldino’, un nostro vino rosa integrale: così, approfittando del tempo che ci ha regalato il Covid, abbiamo provato a scrivere insieme qualcosa sul vino, io e mia figlia, invece di produrlo soltanto”.
Il vino rosa è una tipologia di vino ottenuta dalla vinificazione di uve a bacca rossa, in cui il contatto con le bucce durante il processo di fermentazione è limitato rispetto a quello impiegato nella produzione del vino rosso. Questo contatto più breve consente al mosto di assumere una tonalità rosata, che può variare da una delicata sfumatura di rosa a un colore più intenso, a seconda delle pratiche di vinificazione adottate e delle varietà di uva impiegate.
Questo nettare può essere prodotto utilizzando diverse tecniche, tra cui la pressatura diretta delle uve rosse, la macerazione a freddo o una combinazione di entrambe. Questo metodo di produzione conferisce al vino rosa una gamma di aromi e sapori unica, che spazia da note fruttate fresche a sfumature floreali, a seconda delle caratteristiche delle uve e delle decisioni del produttore durante il processo di vinificazione.
Questa tipologia di vino è nota per la sua versatilità e può essere apprezzato in una vasta gamma di occasioni, dall’aperitivo alla cena, in abbinamento a una varietà di piatti, dalle insalate leggere ai piatti a base di pesce e carne bianca. La sua freschezza e leggerezza lo rendono particolarmente adatto per il consumo estivo e per accompagnare pasti leggeri e informali.
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