Il vino come barometro del cambiamento climatico: scopri il reportage “Gradi” di Fivi e Will Media

Il cambiamento climatico è una delle sfide più gravi del nostro tempo e il mondo del vino si erge come una vera e propria sentinella di questa crisi. Questo settore agricolo, profondamente legato alla terra e ai cicli naturali, offre un osservatorio unico per comprendere le dinamiche ambientali in corso. Con questa premessa, nasce “Gradi”, un reportage ambizioso che esplora il vino italiano ai tempi del cambiamento climatico, realizzato da Will Media in collaborazione con la Fivi – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Disponibile su YouTube dal 16 gennaio, il documentario racconta le sfide e le soluzioni innovative che i produttori stanno affrontando.

Un viaggio attraverso l’Italia

Il reportage “Gradi” si snoda da Sud a Nord, attraversando luoghi emblematici come Siracusa, le colline romagnole e la Valtellina. Qui, le viti non sono semplici piante da cui si produce vino, ma simboli di resilienza e adattamento. Le storie dei vignaioli, impegnati nella preservazione del loro patrimonio vitivinicolo, vengono narrate attraverso le loro esperienze dirette. La documentazione delle problematiche climatiche è accompagnata da un’analisi delle possibili soluzioni, spostando l’attenzione da una visione pessimistica a una di speranza e innovazione.

Sfide e tecniche di adattamento

Il reportage non si limita a evidenziare le difficoltà, come le ondate di calore, gli incendi e le alluvioni che colpiscono l’Italia, ma si sofferma anche sulle tecniche di adattamento messe in atto dai vignaioli. L’autrice Giulia Bassetto, esperta di clima e ambiente, ha raccolto testimonianze preziose da produttori ed esperti nella gestione del territorio. Questi ultimi offrono spunti su come:

  1. Integrare diverse specie arboree nella monocultura della vigna.
  2. Implementare pratiche di gestione sostenibile dell’acqua, risorsa sempre più scarsa.

Lorenzo Cesconi, vignaiolo e presidente della Fivi, sottolinea che i produttori italiani sono in prima linea nella lotta contro il cambiamento climatico. “Da un lato subiamo le conseguenze degli eventi meteorologici estremi, dall’altro siamo custodi del territorio”, afferma. Questa dualità è evidenziata da un’indagine della Nomisma-Wine Monitor, che rivela come l’81% dei vigneti gestiti dai vignaioli indipendenti si trovi in zone collinari e montane, aree sempre più vulnerabili e a rischio di abbandono.

Verso un futuro sostenibile

Il documentario “Gradi” narra le storie di chi, nonostante le crescenti difficoltà e il supporto limitato, continua a investire e a lottare per mantenere vive le tradizioni vitivinicole. Cesconi aggiunge che l’intento è quello di guardare al futuro, alle nuove generazioni di vignaioli, affinché possano ereditare un settore vitivinicolo sostenibile e, più in generale, un pianeta in equilibrio.

In questo contesto di sfide ambientali, i vignaioli italiani stanno implementando pratiche quotidiane per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. “Gradi” racconta storie di vera resilienza, dalla siccità in Sicilia alle alluvioni che colpiscono l’Appennino, fino ai terrazzamenti della Valtellina, dove la tecnologia viene utilizzata per garantire una viticoltura sostenibile.

Il reportage invita a riflettere su come sarà la viticoltura del futuro, sottolineando che le soluzioni semplici non sono mai la risposta giusta. Nessuna singola strategia potrà risolvere i problemi complessi legati al cambiamento climatico. La chiave per un futuro sostenibile rimane l’equilibrio: produttivo, ambientale e socio-economico.

Questo sforzo collettivo richiede l’impegno di tutti, dai produttori ai cittadini e ai consumatori. Ognuno di noi può contribuire a creare un futuro più sostenibile, consapevole dell’importanza di preservare il nostro patrimonio vitivinicolo e, di conseguenza, il nostro ambiente.

In un panorama dove il cambiamento climatico è sempre più presente, il vino diventa quindi non solo un prodotto da gustare, ma un simbolo di lotta e speranza, un testimone di storie, culture e tradizioni che meritano di essere raccontate e preservate. “Gradi” si propone di farlo, offrendo uno spaccato della realtà vitivinicola italiana in un momento cruciale per il nostro pianeta.

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