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Il viaggio innovativo di Andrea Moser tra temporary wine e KombWine

Andrea Moser è un nome che sta guadagnando sempre più attenzione nel panorama vinicolo italiano, non solo per la sua abilità di enologo, ma anche per la sua visione innovativa e non convenzionale. Originario del Trentino e attualmente residente in Alto Adige, Moser si distingue come un esploratore del vino, un “pirata” che non teme di sfidare le tradizioni e di uscire dalla sua comfort zone. Con il suo progetto personale AMProject, ha recentemente lanciato una nuova categoria di prodotti: i KombWine. Questo non è solo un passo verso l’innovazione, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti, un tentativo di creare qualcosa di unico e originale nel mondo delle bevande fermentate.

Temporary wine: un’esperienza unica

AMProject rappresenta l’incontro tra passione e valori, un’iniziativa che riunisce produttori affini e consapevoli, impegnati in pratiche biodinamiche e sostenibili. I temporary wine, ovvero vini prodotti in edizione limitata e solo una volta, sono un’espressione pura di un determinato luogo e di un’annata specifica. Quest’anno, per la seconda annata dei suoi temporary wine, Moser ha deciso di dedicare i suoi due nuovi vini ai suoi figli, un gesto carico di significato personale.

  1. Fly Pinot Bianco 2023: rappresenta la leggerezza e la profondità del suo primogenito Jan.
  2. Run Pinot Nero 2023: cattura l’energia travolgente del secondogenito Dominik.

Entrambi i vini provengono da un vigneto situato a Mazzon di Caldaro, una zona che offre un terroir unico a 550 metri di altitudine, con suoli di origine glaciale, ricchi di limo, argilla e porfido.

Il ritorno a Mazzon è significativo per Moser, che ha deciso di vinificare qui per tre anni, esplorando diverse interpretazioni e lasciando che ogni vino racconti la propria annata senza compromessi. La vinificazione è realizzata con un approccio che esalta la naturalezza dell’uva, evitando tecniche invasive.

La vinificazione dei vini di Andrea Moser

Il Fly Pinot Bianco si distingue per la sua purezza, con una vinificazione che implica una macerazione a freddo e una fermentazione spontanea in anfora, senza legno invasivo. Il risultato è un vino minerale, elegante e preciso, con sentori di agrumi e una salinità che rievoca la salsedine.

Il Run Pinot Nero, d’altra parte, si presenta come un vino agile e dinamico, lontano dalle convenzioni della Borgogna e dell’Alto Adige. La vinificazione ha seguito un metodo non convenzionale, con una macerazione prefermentativa a freddo e una fermentazione spontanea che mette in risalto la freschezza del frutto. Il risultato è un pinot nero che si distingue per il suo profilo aromatico vivace e il finale salino che invita a un ulteriore sorso.

KombWine: l’innovazione nel mondo delle bevande fermentate

Nel 2022, Andrea Moser ha intrapreso un nuovo viaggio, creando KombWine, un progetto che unisce il mondo del vino a quello della kombucha, una bevanda fermentata a base di tè. L’incontro con Ettore Ravizza, fondatore di Legend Kombucha, ha dato vita a questa idea audace, che si propone di esplorare un territorio ancora poco battuto: la fermentazione del mosto d’uva con il SCOBY, il mix simbiotico di batteri e lieviti utilizzato per la kombucha.

Il KombWine non è né un vino dealcolato né una semplice kombucha; rappresenta una nuova categoria di bevanda. Non si tratta di sottrarre alcol al vino, ma di creare qualcosa di completamente nuovo e con una propria identità. La produzione di KombWine combina tecniche enologiche tradizionali con metodi di fermentazione della kombucha, a partire da uve di alta qualità, raccolte al giusto grado di maturazione.

Questa prima versione di KombWine, ottenuta da moscato bianco, presenta un profilo aromatico fresco e vivace, con note agrumate e sentori di uva spina, arricchiti da sfumature balsamiche. La combinazione di acidità, struttura e aromaticità rende il KombWine un’alternativa intrigante per chi desidera esplorare nuove esperienze gustative senza alcol.

Andrea Moser, con la sua filosofia e la sua continua ricerca di innovazione, ci invita a riconsiderare il nostro rapporto con il vino e le bevande fermentate. Con i suoi temporary wine e il nuovo KombWine, Moser non solo celebra l’arte della vinificazione, ma ci offre anche una finestra su un futuro in cui tradizione e innovazione possono convivere e dar vita a esperienze di degustazione sempre più ricche e variegate. Si attendono con curiosità le future creazioni di KombWine, che potrebbero includere varietà come il sauvignon blanc, una delle preferite di Andrea.

Redazione Vinamundi

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