Nonostante le sfide globali che affliggono il settore enologico, il mercato della distribuzione di vini in Italia sta vivendo un periodo di crescita notevole. I dati delle principali aziende del settore confermano questa tendenza positiva, dimostrando che la passione per il vino e la qualità dei prodotti italiani continuano a trovare spazio anche in un contesto economico difficile.
Proposta Vini, una delle aziende di distribuzione più importanti d’Italia, ha chiuso il 2024 con un incremento di fatturato superiore al 3% rispetto all’anno precedente, raggiungendo oltre 28 milioni di euro. Non solo numeri, ma anche più di 2,8 milioni di bottiglie vendute, testimoniano l’efficacia della strategia commerciale dell’azienda. Il catalogo di Proposta Vini si è ampliato con 3.000 referenze di vini, selezionati da 417 cantine, di cui 258 italiane e 159 straniere. A queste si aggiungono 600 referenze di spirits provenienti da 100 produttori, sia italiani sia esteri. Nel 2025, l’azienda ha accolto 55 nuove realtà, con un focus particolare su 12 produttori italiani di vino e 28 cantine estere, sottolineando un trend di diversificazione e ampliamento dell’offerta.
L’importanza delle storie autentiche
Andrea Girardi, CEO di Proposta Vini, ha sottolineato l’importanza delle storie autentiche legate alla viticoltura artigiana, dicendo: “Il nostro settore ha mostrato una crescente sensibilità verso produttori che raccontano con passione la loro storia.” Questa dichiarazione evidenzia un cambiamento significativo nel comportamento dei consumatori, che ora cercano prodotti che rispecchiano valori autentici e pratiche sostenibili.
Proiezioni per il 2025
Le proiezioni per il 2025 indicano un’evoluzione interessante nel mercato del vino. Sebbene si preveda che lo Champagne continui a vivere un periodo di sofferenza, gli spumanti italiani sono destinati a crescere. Questo non solo avvantaggerà le grandi cantine delle regioni tradizionalmente note, ma darà anche maggior visibilità a produttori più piccoli e emergenti. Questo cambiamento è guidato da un crescente interesse per le varietà autoctone e per le diverse espressioni della spumantistica italiana, un settore che si sta affermando sempre più sulla scena internazionale.
Per quanto riguarda i vini fermi, il 2025 porterà con sé sfide significative. Ecco alcune previsioni:
- I vini bianchi sembrano mantenere una buona performance.
- I grandi rossi potrebbero riscontrare un calo di vendite, in parte a causa di un cambiamento nelle preferenze dei consumatori.
- I rosati non mostrano prospettive di grande crescita.
- I vini naturali stanno guadagnando terreno, suggerendo una crescente domanda per prodotti che enfatizzano pratiche di coltivazione sostenibili.
Espansione del mercato degli spirits
Il mercato degli spirits, secondo l’esperto Antonio Beneforti di Proposta Spirits, sta vivendo un’espansione significativa, in particolare nel settore della ristorazione e delle enoteche. Qui, la voglia di innovazione e sperimentazione sta portando a una maggiore varietà di distillati, con il gin in prima linea. A differenza di altri mercati globali, dove il gin ha subito una contrazione, in Italia i consumi continuano a crescere, con un forte interesse da parte dei giovani. Gli amari, un’altra icona della tradizione italiana, stanno vivendo un boom, diventando ingredienti fondamentali per cocktail sempre più creativi.
Il whisky sta conquistando anche il pubblico femminile, mentre il rum sta riemergendo come una scelta popolare, apprezzato per la sua qualità e versatilità. Guardando al futuro, un focus particolare è posto sul vermouth, considerato un “crossover” tra liquori e vini, la cui produzione si sta evolvendo per valorizzare al meglio il vitigno di base, esaltando le sue note distintive.
Un aspetto fondamentale che emerge dal settore è l’importanza della sostenibilità. Sempre più produttori stanno adottando pratiche eco-sostenibili, rispondendo a una domanda crescente da parte dei consumatori per prodotti responsabili e a basso impatto ambientale. Questo trend si sta diffondendo anche in Italia, dove molte aziende stanno facendo scelte consapevoli per ridurre la loro impronta ecologica.
Un altro esempio di successo nel settore è rappresentato da Edoardo Freddi International, che ha chiuso il 2024 con un fatturato di oltre 112 milioni di euro e una crescita dell’8,2%. L’azienda è attiva in più di 110 mercati, con una forte presenza in Europa e in Asia. Edoardo Freddi, fondatore dell’azienda, ha espresso orgoglio per i risultati raggiunti, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra e della capacità di anticipare le tendenze.
Nel 2025, la Cuzziol GrandiVini, leader nella selezione e distribuzione di vini, ha presentato un nuovo logo, segnando un rinnovamento della propria immagine. Con un fatturato di 25,7 milioni di euro e 2 milioni di bottiglie distribuite nel 2024, l’azienda si prepara a introdurre sette nuove etichette nel suo portafoglio, continuando a puntare su innovazione e formazione.
In questo contesto di crescita e rinnovamento, l’industria vinicola italiana si dimostra resiliente e dinamica, pronta ad affrontare le sfide future e a cogliere nuove opportunità nel mercato globale.