Il Valpolicella Ripasso è un vino rosso che incarna la tradizione vinicola della Valpolicella, una regione situata a nord-ovest di Verona, in Veneto. Questo vino ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.) nel 2010 e si distingue per la sua armonia di sapori e la complessità derivante dal metodo di produzione noto come “Ripasso”. In questo articolo, approfondiremo il processo di produzione del Valpolicella Ripasso, dalle uve fino al vino finito, e scopriremo i motivi che lo rendono così speciale.
La Valpolicella è una zona vinicola storica, famosa per i suoi vini rossi di alta qualità. Le varietà di uva utilizzate per il Valpolicella Ripasso sono principalmente autoctone e comprendono:
I viticoltori della Valpolicella si dedicano con passione alla coltivazione delle viti, che prosperano su terreni collinari e ben drenati. La zona è caratterizzata da un microclima favorevole, con escursioni termiche significative tra giorno e notte, che favoriscono la maturazione delle uve e la concentrazione dei loro aromi.
Il Ripasso è una pratica enologica tradizionale che risale al Medioevo e che i produttori locali hanno affinato nel tempo. Ma in cosa consiste esattamente? Secondo il disciplinare di produzione, il Valpolicella Ripasso è ottenuto attraverso la rifermentazione di vini rossi Valpolicella, che vengono messi a contatto con le vinacce residue della produzione dell’Amarone o del Recioto.
Il processo di produzione può essere suddiviso in diverse fasi chiave:
Produzione del Valpolicella Base: Viene prodotto il vino rosso Valpolicella, utilizzando le uve selezionate di Corvina, Corvinone e Rondinella. Questo vino viene conservato e non commercializzato come Valpolicella.
Conservazione delle Vinacce: Le vinacce residue, ossia le bucce e i semi delle uve utilizzate per l’Amarone e il Recioto, non vengono scartate. Sono conservate per le loro sostanze aromatiche e gustative.
Operazione di Ripasso: Il Valpolicella base viene messo a contatto con le vinacce dell’Amarone o del Recioto per un periodo che può variare da 10 a 15 giorni. Si verifica una seconda fermentazione, che arricchisce il vino di tannini, aromi e complessità.
Affinamento: Dopo il processo di Ripasso, il vino viene affinato in botti di rovere per un periodo variabile, a seconda del produttore e del profilo di gusto desiderato. Questo affinamento consente al vino di sviluppare ulteriormente le sue caratteristiche organolettiche.
Il Valpolicella Ripasso si colloca idealmente tra il Valpolicella D.O.C., più leggero e fresco, e l’Amarone della Valpolicella, molto più strutturato e complesso. Al naso, presenta note di frutti rossi maturi, come la ciliegia e la prugna, accompagnate da sentori di spezie e cioccolato, grazie all’affinamento in legno. Al palato, si distingue per la sua eleganza, con tannini morbidi e una buona acidità che lo rendono estremamente piacevole da bere.
La creazione del Valpolicella Ripasso è stata motivata da ragioni sia commerciali che economiche. Da un lato, i produttori hanno voluto sviluppare un vino rosso più strutturato per attrarre una clientela più vasta, senza però raggiungere i livelli di prezzo e complessità dell’Amarone. Dall’altro, l’uso delle vinacce dell’Amarone ha permesso di ridurre gli sprechi, valorizzando un prodotto di alta qualità.
In sintesi, il Valpolicella Ripasso non è solo un vino, ma una tradizione che affonda le radici nella cultura e nella storia della Valpolicella. La sua produzione è il risultato di un perfetto equilibrio tra innovazione e rispetto delle tradizioni, rendendolo un simbolo dell’eccellenza vinicola veneta.
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