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Il Pinot Grigio Doc delle Venezie si reinventa: ecco la nuova versione a basso alcol

Il Pinot Grigio Doc Delle Venezie rappresenta un’importante evoluzione nel panorama della viticoltura italiana. Riconosciuto come il primo vino bianco fermo italiano per volumi di produzione ed export, il consorzio che tutela questa denominazione ha avviato un progetto innovativo per modernizzare il proprio disciplinare di produzione. Questo progetto prevede l’introduzione di una nuova tipologia a basso tenore alcolico, rispondendo così alle crescenti esigenze di un mercato sempre più orientato verso vini leggeri e sostenibili.

Nuova tipologia di Pinot Grigio: caratteristiche e obiettivi

Il Consorzio sta sviluppando un Pinot Grigio Doc Delle Venezie con una gradazione alcolica compresa tra 9 e 11 gradi. Questa variante si affiancherà a quella tradizionale, consentendo ai produttori di diversificare l’offerta e attrarre un pubblico più ampio. Le motivazioni alla base di questa decisione includono:

  1. Domanda dei consumatori: Negli ultimi anni, si è registrato un aumento dell’interesse per vini a minor contenuto alcolico, soprattutto negli Stati Uniti, principale mercato di destinazione.
  2. Approccio scientifico: Il progetto si basa su un protocollo di produzione rigoroso e tracciabile, supportato da istituti di ricerca.

La gradazione inferiore sarà ottenuta impiegando tecniche agronomiche che limitano l’accumulo zuccherino, utilizzando lieviti non Saccharomyces. Questo approccio preserva l’integrità del prodotto e le caratteristiche organolettiche tipiche del Pinot Grigio.

Varietà resistenti e sostenibilità: il futuro della viticoltura

Il Consorzio sta anche promuovendo l’introduzione di varietà resistenti, un passo fondamentale verso una viticoltura più sostenibile. Attualmente, la normativa italiana vieta l’uso di queste varietà per la produzione di vini Doc e Docg, ma il Consorzio sta richiedendo una revisione della legge per favorirne l’inserimento. L’introduzione delle varietà resistenti è cruciale per migliorare la sostenibilità della produzione vinicola, in linea con le politiche europee, contribuendo a ridurre l’uso di fitofarmaci e ad aumentare la resistenza delle viti alle malattie.

Trend di mercato: il Pinot Grigio cresce, in controtendenza rispetto al settore

Nonostante le difficoltà del mercato vinicolo globale, il Pinot Grigio delle Venezie continua a registrare performance positive. I dati recenti mostrano:

  • Un incremento del 3% nell’imbottigliato rispetto all’anno precedente.
  • Un aumento dell’8% delle certificazioni, con oltre 1,7 milioni di ettolitri confezionati nel 2024.
  • Un aumento del 110% delle vendite all’estero in volume negli ultimi dieci anni.

La denominazione si sta affermando come un punto di riferimento nel mercato internazionale, al pari del Prosecco, dimostrando la sua resilienza e il suo potenziale di crescita.

Nuova comunicazione per un pubblico in evoluzione

Un aspetto cruciale per il successo della nuova tipologia di Pinot Grigio sarà la comunicazione. Secondo un’analisi condotta da Eumetra, la conoscenza del Pinot Grigio è seconda solo a quella dello Chardonnay, ma non sempre si traduce in consumo effettivo. Per attrarre nuovi target, il Consorzio sta elaborando una strategia di marketing innovativa, rivolta in particolare ai mercati anglosassoni. Questo approccio mira a educare i consumatori sull’unicità e la qualità del Pinot Grigio, creando un legame emotivo con il prodotto e il territorio di origine.

L’introduzione di una tipologia a bassa gradazione alcolica e l’apertura all’uso di vitigni resistenti rappresentano una grande opportunità per la denominazione Pinot Grigio delle Venezie. Questi cambiamenti potrebbero rafforzare la posizione del vino nei mercati internazionali, garantendo un futuro solido per la filiera, mantenendo la qualità e la sostenibilità come valori fondamentali. Il futuro del Pinot Grigio Doc Delle Venezie si prospetta quindi ricco di opportunità e innovazione.

Redazione Vinamundi

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