Il Piemonte conquista il 2024: Alta Langa e Asti protagonisti nel trionfo degli spumanti italiani

Il 2024 si preannuncia come un anno da record per gli spumanti italiani, con il Prosecco che continua a dominare il mercato. Tuttavia, anche altre denominazioni stanno guadagnando terreno, e tra queste spicca il Piemonte, in particolare l’Alta Langa Docg e le storiche denominazioni Asti e Moscato d’Asti. Con un incremento delle vendite e nuove iniziative educative, il Piemonte si conferma un territorio di grande valore nel panorama spumantistico nazionale.

Crescita dell’Alta Langa Docg

L’Alta Langa Docg, nonostante sia una denominazione relativamente giovane, sta mostrando una crescita significativa. Nel 2024, il Consorzio dell’Alta Langa, presieduto da Mariacristina Castelletta, ha riportato un aumento delle vendite del 10% rispetto all’anno precedente. Questo è il risultato di un lavoro di squadra tra produttori, partner e appassionati che credono nel potenziale di questa denominazione, che comprende 85 case spumantiere e 455 ettari di vigneto nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo.

Le varietà principali coltivate in quest’area sono il Pinot Nero e lo Chardonnay, che insieme hanno portato alla produzione di 3,2 milioni di bottiglie dalla vendemmia 2023. È interessante notare che l’85% di questo prodotto è consumato nel mercato interno, mentre il 15% è destinato all’export. Questo equilibrio dimostra come l’Alta Langa stia affinando la sua identità e la sua presenza a livello internazionale.

Eventi e iniziative educative

Per promuovere ulteriormente i suoi prodotti, il Consorzio ha annunciato il ritorno della “Prima dell’Alta Langa 2025”, un evento che si terrà il 10 marzo a Torino, dedicato agli operatori del settore Horeca, il canale principale per le bollicine piemontesi. Questo evento rappresenta un’importante opportunità per mettere in contatto produttori e professionisti del settore, favorendo la scoperta e la valorizzazione dei vini locali.

Inoltre, con l’intenzione di educare e informare, il Consorzio ha lanciato l’Alta Langa Academy, una nuova piattaforma online che offre corsi e seminari con esperti del settore. Questa iniziativa celebra il ventesimo anniversario del riconoscimento dell’Alta Langa Docg e non è rivolta solo agli appassionati di vino, ma anche a studenti, professionisti e giornalisti che desiderano approfondire le loro conoscenze su questa perla dell’enologia piemontese.

Risultati delle denominazioni storiche

Non è solo l’Alta Langa a brillare in questo panorama positivo; anche le denominazioni storiche dell’Asti e del Moscato d’Asti hanno chiuso il 2024 con risultati incoraggianti. Secondo il Consorzio, la produzione di Asti Spumante e Moscato d’Asti ha superato i 90 milioni di bottiglie, mantenendo prestazioni in linea con l’anno precedente. In particolare, il Moscato d’Asti ha visto un aumento significativo, con oltre 33 milioni di bottiglie imbottigliate, grazie a un incremento della domanda sia in Italia che all’estero, in particolare negli Stati Uniti e nei mercati del Far East.

Nonostante una leggera flessione delle vendite di Asti Spumante, il mercato dell’export ha mostrato segni di crescita, con aumenti significativi verso l’Est Europa. In particolare, la Lettonia e la Russia hanno contribuito a oltre un terzo del totale delle esportazioni, segno di un crescente interesse per questi prodotti in mercati emergenti.

Il panorama vitivinicolo piemontese è dunque in continua evoluzione, con un territorio che abbraccia 51 comuni delle province di Alessandria, Asti e Cuneo, per un’estensione di 10.000 ettari, riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. Questo impegno per la qualità e la tradizione è sostenuto da un consorzio che conta oltre 1.000 soci e un’ampia rete di aziende vitivinicole, cooperative e cantine, il 90% della cui produzione è destinato all’export.

In sintesi, il 2024 segna un anno di crescita e innovazione per il settore degli spumanti italiani, con il Piemonte che si afferma come un protagonista di rilievo, capace di coniugare tradizione e modernità, e di attrarre l’attenzione di un pubblico sempre più vasto e variegato.

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