Approfondimento

Il nuovo Codice della Strada fa paura, al ristorante la bottiglia di vino dice “Portami a casa”

Scopri l’iniziativa ‘Portami a Casa’ di Assoenologi per un consumo responsabile di vino. Tutela la sicurezza stradale e sostieni il settore vitivinicolo senza rinunciare al piacere di un buon calice

L’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, avvenuta pochi giorni prima delle festività, ha introdotto sanzioni più pesanti per chi guida in stato di ebbrezza. Sebbene il limite alcolemico sia rimasto invariato a 0,5 grammi per litro, la percezione di una maggiore severità ha generato preoccupazione sia tra i consumatori che tra gli operatori del settore enogastronomico.

Molti clienti, per timore delle nuove sanzioni, stanno evitando di consumare anche un solo calice di vino durante i pasti al ristorante. Questo cambiamento ha avuto un impatto negativo sulle attività di ristorazione, con un calo evidente dei consumi, e di riflesso ha colpito anche i produttori di vino, in particolare quelli che vendono principalmente nel canale della ristorazione.

La bottiglia di vino “Portami a casa” per il nuovo Codice della Strada

In attesa di valutare gli effetti concreti delle nuove disposizioni, sono emerse diverse iniziative volte a mitigare le conseguenze di questa situazione. Alcuni ristoranti hanno iniziato a dotarsi di etilometri certificati, disponibili per i clienti che desiderano controllare il proprio tasso alcolemico prima di mettersi alla guida. Un’altra iniziativa interessante è il progetto “Portami a Casa”, promosso dall’Assoenologi presieduta da Riccardo Cotarella. L’idea è semplice ma efficace: fornire ai ristoratori delle shopper personalizzate per permettere ai clienti di portare a casa le bottiglie di vino non finite durante il pasto, consentendo così di consumare il vino in un momento successivo, in tutta sicurezza.

Il nuovo Codice della Strada fa paura, al ristorante la bottiglia di vino dice “Portami a casa”: la proposta di Assoenologi | unsplash @klarakulikova

 

“Un piccolo gesto che può fare la differenza sia per la sicurezza stradale sia per il settore vitivinicolo”, ha dichiarato Cotarella. Il progetto “Portami a Casa” nasce con l’obiettivo di preservare il piacere di gustare un buon bicchiere di vino a tavola senza compromettere la sicurezza sulle strade. Secondo una nota diffusa da Assoenologi, il nuovo Codice della Strada, pur non modificando i limiti legali di alcol nel sangue, introduce dispositivi come l’alcolock, che trasmettono un messaggio chiaro: anche un minimo eccesso non è tollerato. Questa nuova percezione più rigida delle norme rischia di scoraggiare i consumatori dal bere vino durante i pasti fuori casa, con potenziali danni economici per l’intero comparto vitivinicolo italiano.

La soluzione proposta da Assoenologi è pratica: quando una bottiglia ordinata al ristorante non viene terminata, il cliente può portarla a casa in una shopper personalizzata, fornita dal produttore al ristoratore. Queste shopper, brandizzate con il nome della cantina e lo slogan “Portami a Casa”, garantiscono un trasporto sicuro e legale del vino. In questo modo si evita lo spreco e si incoraggia un consumo consapevole e moderato.

Riccardo Cotarella ha sottolineato come questa iniziativa possa rappresentare un vantaggio sia per i produttori che per i ristoratori. “Oltre a promuovere un consumo responsabile, vogliamo offrire un servizio che migliori l’esperienza del cliente e rafforzi il legame con i consumatori”, ha affermato il presidente di Assoenologi. Inoltre, i ristoratori possono contribuire concretamente alla sicurezza stradale, offrendo un valore aggiunto ai propri clienti. Cotarella ha auspicato che l’iniziativa venga accolta positivamente da tutta la filiera vitivinicola, invitando produttori e gestori di locali a unirsi a questa campagna per un consumo di vino sicuro e responsabile.

“Se la sicurezza stradale deve essere una priorità, è altrettanto fondamentale tutelare il mercato del vino, un settore che rappresenta migliaia di produttori e un indotto economico rilevante”, ha aggiunto Cotarella. “L’iniziativa di Assoenologi può essere una prima risposta concreta, ma è fondamentale anche trasmettere una corretta comunicazione. Nonostante le nuove norme abbiano suscitato preoccupazioni, va chiarito che i limiti legali sul tasso alcolemico non sono cambiati. Quello che era consentito prima, lo è anche oggi. Gli allarmismi degli ultimi tempi sono frutto di una scarsa comprensione delle regole o, in alcuni casi, di una comunicazione fuorviante”.

Grazie a iniziative come “Portami a Casa”, si punta a salvaguardare la tradizione del vino a tavola senza compromettere la sicurezza stradale. Una proposta semplice, ma dal potenziale significativo, che potrebbe contribuire a ridurre i rischi legati all’abuso di alcol alla guida e, al contempo, a sostenere un settore strategico per l’economia italiana.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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