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Il mercato del vino sotto pressione: come conquistare la GenZ tra economia e salutismo

Il mercato del vino italiano si trova in un periodo di grande trasformazione, caratterizzato da sfide significative che mettono a dura prova i produttori. Tradizionalmente, il vino è stato visto come un simbolo di cultura e tradizione, ma oggi i produttori si trovano a fronteggiare ricavi ridotti e un contesto economico complesso. Secondo il Rapporto “Situazione congiunturale del settore vino in Italia nel 2024 ed esigenze rispetto alle traiettorie future” redatto da Ismea, la situazione è preoccupante e richiede attenzione.

L’andamento del mercato e le previsioni future

Nel 2023, la posizione internazionale del vino italiano è rimasta relativamente solida, ma le previsioni indicano un calo dei consumi. Le aspettative iniziali di crescita sono state riviste al ribasso, con Statista che prevede una diminuzione dei consumi globali di vino fino al 2029, con un tasso annuo dell’1%. I tre principali fattori che contribuiscono a questo calo includono:

  1. Inflazione e recessione economica, che hanno ridotto i redditi disponibili.
  2. Crescente consapevolezza sui problemi di salute legati al consumo di alcol, che ha portato a una diminuzione generale del consumo.
  3. Cambiamento delle preferenze dei consumatori, sempre più orientati verso birra e superalcolici.

La sfida di conquistare la GenZ

Con il declino del numero di Boomer, i produttori devono rivolgere la loro attenzione verso la GenZ, un target sempre più rilevante. Tuttavia, la comunicazione del settore vino è ancora considerata inadeguata per raggiungere questo pubblico. Per attrarre i giovani consumatori, è necessario un ripensamento radicale della strategia comunicativa, con un focus su canali digitali e social, utilizzando linguaggi più accessibili.

Inoltre, i dati mostrano un cambiamento nelle preferenze verso vini bianchi e spumanti, a scapito dei vini rossi. La quota di mercato dei vini rossi è scesa dal 47% nel 2007 al 43% nel 2021. Pertanto, i produttori devono adattarsi a queste nuove tendenze, proponendo vini che soddisfino le esigenze della GenZ.

La necessità di evolvere

Ismea sottolinea l’importanza di evolvere il rapporto con i mercati finali, accelerando la digitalizzazione della comunicazione e adattando l’offerta ai requisiti qualitativi richiesti dai consumatori. Questo implica anche l’adozione di processi produttivi più sostenibili, mirati a ridurre l’impatto ambientale e ottimizzare i costi.

Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento sulle Indicazioni Geografiche dell’Unione Europea nel 2024, il settore sarà chiamato ad affrontare ulteriori sfide. Sarà cruciale non solo adattare le pratiche produttive, ma anche migliorare le strategie di marketing e comunicazione per attrarre una clientela giovane e sempre più consapevole delle questioni legate alla salute e alla sostenibilità.

In sintesi, il futuro del mercato del vino italiano richiede una riflessione profonda e un’azione concertata per affrontare le sfide attuali e future. La capacità di adattarsi a un panorama in evoluzione e di conquistare la GenZ sarà determinante per garantire la sostenibilità e la crescita del settore.

Redazione Vinamundi

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