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Il maltempo ha indotto la Francia a ridurre le stime sulla produzione di vino

Il maltempo ha costretto la Francia a ridurre le previsioni per la vendemmia 2024. Scopri le cause e l’impatto del calo della produzione vinicola

La Francia ha recentemente ridotto del 4,6% le previsioni per la vendemmia del 2024, a causa delle avverse condizioni climatiche che hanno colpito i vigneti in tutto il Paese. Piogge intense, grandine, gelo e muffa hanno devastato alcune delle regioni vinicole più rinomate, come la Borgogna e la Champagne, portando a uno dei raccolti più bassi degli ultimi anni.

Il maltempo e la Francia: qual è la situazione?

Le regioni della Borgogna e del Beaujolais sono state tra le più danneggiate, con una riduzione del raccolto stimata al 35% rispetto all’anno precedente. Anche la Champagne prevede un calo del 33%. Questi dati sono preoccupanti, soprattutto considerando l’importanza di queste regioni per il mercato internazionale dei vini pregiati.

Anche altre aree non sono state risparmiate. Nel Languedoc-Roussillon, dove la raccolta è quasi conclusa, si prevede una riduzione del 13% rispetto al 2023, a causa della siccità in alcune zone e della muffa in altre. Anche la Valle della Loira, famosa per i suoi vini bianchi, stima un calo del 30%.

Il maltempo ha indotto la Francia a ridurre le stime sulla produzione di vino – Unsplash @Eric Masur – Vinamundi.it

 

In Alsazia, una delle principali regioni per il vino bianco, la produzione scenderà del 13%, con problemi legati alla muffa e a una fioritura interrotta. Anche Bordeaux, uno dei simboli della produzione vinicola mondiale, subirà una diminuzione del 14%, causata da grandine, muffa e coulure, un fenomeno che compromette la crescita degli acini.

La regione più colpita sarà il Giura, dove il gelo e la muffa ridurranno il raccolto del 75%, un crollo devastante per i viticoltori locali. A peggiorare la situazione, alcuni vigneti sono stati colpiti anche da furti, aggravando ulteriormente la crisi.

Le stime iniziali del Ministero dell’Agricoltura indicavano una produzione di circa 39,3 milioni di ettolitri per il 2024, ma con l’aggravarsi delle condizioni meteorologiche, la previsione è stata ridotta a 37,5 milioni di ettolitri. Questo dato rappresenta una delle vendemmie più scarse dell’ultimo secolo, con un calo del 22% rispetto al 2023 e del 15% rispetto alla media quinquennale.

Le cause di questo drastico calo sono molteplici. Piogge intense hanno favorito lo sviluppo di malattie fungine, come la muffa, mentre grandinate frequenti hanno danneggiato i grappoli. Anche il gelo primaverile ha compromesso la crescita dei germogli, colpendo gravemente molte regioni.

Nonostante la riduzione della vendemmia, il settore vinicolo francese non si trova necessariamente in una situazione disastrosa. La Francia sta infatti affrontando una crisi di sovrapproduzione. Nel 2023, secondo l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV), la produzione mondiale di vino ha superato la domanda del 10%. Questo surplus ha fatto crollare i prezzi, creando una crisi economica per i produttori francesi.

Per affrontare questa situazione, il governo francese ha messo in atto un piano da 120 milioni di euro per ridurre la superficie coltivata a vigneto. Si prevede la distruzione di circa 30.000 ettari di vigneti, una misura necessaria per riequilibrare l’offerta e la domanda e stabilizzare i prezzi sul mercato.

La regione della Champagne, nota per i suoi vini spumanti di alta qualità, ha già risposto a questa crisi riducendo la quantità di uve raccolte. A luglio 2024, i produttori hanno richiesto una riduzione del 12% delle uve, in seguito a un calo delle vendite del 15% nella prima metà dell’anno.

Il calo della produzione vinicola francese nel 2024 avrà effetti a breve termine, con meno bottiglie disponibili sul mercato. Tuttavia, questo potrebbe aiutare a contrastare la crisi di sovrapproduzione, stabilizzando i prezzi e garantendo una maggiore sostenibilità economica per i produttori.

Per i consumatori, la riduzione della produzione potrebbe portare a un aumento dei prezzi, soprattutto per i vini più pregiati provenienti da regioni come la Borgogna e la Champagne. Nonostante le difficoltà, la qualità del vino francese rimane elevata, e molti produttori stanno già lavorando per adattarsi alle nuove sfide climatiche, migliorando le tecniche di coltivazione e puntando su pratiche più sostenibili.

La vendemmia del 2024 in Francia sarà una delle più complesse e difficili degli ultimi decenni, ma potrebbe anche rappresentare un’opportunità per il settore di adattarsi a un mercato globale in evoluzione e alle sfide climatiche sempre più frequenti.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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