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Il Magliocco e il suo legame con l’anima pura della Magna Graecia nel VI secolo

Nel cuore della Calabria, tra le alture silane e le brezze fresche del Pollino, nasce un vino che è l’essenza stessa della sua terra: il VI Secolo di Magna Graecia. Questo rosso potente e raffinato è il risultato di una viticoltura eroica, che racconta storie di tradizione e passione, incarnando l’identità autentica del Magliocco, un vitigno autoctono calabrese tra i più antichi e significativi. La scelta di vinificare il Magliocco in purezza permette di esprimere al meglio l’intensità, l’eleganza e la personalità di questa varietà, rendendo il VI Secolo un vino raro e prezioso.

Un terroir selvaggio e vocato

Le uve da cui si ottiene il VI Secolo crescono in una delle zone più belle e incontaminate della Calabria, precisamente nella provincia di Cosenza, tra Spezzano della Sila e Frascineto. Qui, i vigneti si trovano all’interno dei Parchi Nazionali della Sila e del Pollino, un ambiente naturale che offre condizioni ideali per la viticoltura. I vigneti, allevati ad alberello a un’altitudine che varia tra i 500 e i 650 metri sul livello del mare, affondano le radici in suoli misti, ricchi di argilla e roccia, che conferiscono al vino una struttura e una complessità uniche.

  1. Selezione manuale: Le uve di Magliocco vengono selezionate manualmente tra la terza e la quarta settimana di novembre.
  2. Surmaturazione: Questa pratica tradizionale permette di raccogliere uve perfette dal punto di vista sanitario, senza l’utilizzo di interventi artificiali.
  3. Appassimento: Dopo la raccolta, i grappoli vengono sistemati in piccole cassette e lasciati appassire al sole e al vento del Pollino.

Lenta lavorazione, lunga vita

In cantina, il tempo diventa un alleato prezioso. La lavorazione delle uve prevede una macerazione prolungata di 20 giorni sulle bucce, che consente un’estrazione profonda di colore e tannini. La fermentazione avviene a temperatura controllata, garantendo la preservazione delle caratteristiche organolettiche delle uve. Successivamente, il vino matura per 24 mesi in barriques di rovere francese, seguita da un ulteriore affinamento di 24 mesi in bottiglia, custodita in una suggestiva grotta di granito silano.

Questa attenzione ai dettagli e il rispetto dei tempi naturali di maturazione fanno sì che il VI Secolo sia un vino di produzione limitata, con circa 1.000 bottiglie disponibili solo nelle annate migliori. Ogni bottiglia è pensata per evolversi nel tempo, in grado di sorprendere e incantare già dal primo sorso.

Degustazione: opulenza e finezza

Nel calice, il VI Secolo si presenta con un rosso granato brillante, un colore che anticipa un’esperienza sensoriale ricca e complessa. Il bouquet si apre su note intense di frutti di bosco, a cui seguono affascinanti sfumature di cacao e pepe nero. Al palato, questo vino si rivela sontuoso: vellutato, persistente e avvolgente, con un finale speziato che richiama la liquirizia e sentori balsamici. Con un grado alcolico del 14% vol., è consigliabile servirlo a una temperatura di circa 20°C, aprendo la bottiglia due ore prima per permettere al vino di respirare. L’ideale è utilizzare un bicchiere ampio e trasparente, capace di esaltare tutta l’ampiezza aromatica.

Abbinamenti e occasioni

Il VI Secolo si sposa perfettamente con i grandi arrosti di carne rossa, ma sa anche esprimere il suo meglio in abbinamenti con formaggi stagionati e in momenti di riflessione, rendendolo un vino ideale per la meditazione. Questo rosso è un vero e proprio tesoro da custodire gelosamente, da aprire con cura e da raccontare, un’esperienza che va oltre il semplice atto di bere.

L’azienda Magna Graecia rappresenta molto più di una semplice cantina; è un’eco viva dell’antica viticoltura ellenica, rinata nel cuore della Calabria contemporanea. Tra le pendici dei Parchi del Pollino e della Sila, la famiglia Granata, attiva da quattro generazioni, custodisce e rinnova i saperi contadini locali, trasformandoli in vini che raccontano la lingua del territorio.

La filosofia dell’azienda è fondata su un rispetto assoluto per l’ambiente e per le varietà autoctone. Ogni etichetta è definita come una “riserva di naturali emozioni”, poiché in ogni bottiglia si ritrovano l’intensità del sole, la forza del vento e il silenzio della montagna. I vigneti, spesso impervi e assolati, producono uve cariche di profumi, capaci di restituire nel calice l’essenza più autentica della Calabria. In questo contesto, il VI Secolo di Magna Graecia non è solo un vino, ma un vero e proprio viaggio sensoriale attraverso la storia, la cultura e le tradizioni di una regione ricca di fascino e bellezza.

Redazione Vinamundi

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