Il Consorzio Vini Valpolicella ha recentemente celebrato un traguardo significativo: il centenario della sua fondazione. L’evento, Amarone Opera Prima, ha riscosso un notevole successo, attirando l’attenzione di esperti e appassionati del settore. Con la partecipazione di 78 aziende della denominazione, oltre 400 operatori del settore, circa 1500 appassionati di vino e 106 giornalisti provenienti da 26 paesi, è chiaro che l’Amarone ha una rilevanza che va oltre i confini nazionali.
Il presidente del Consorzio, Christian Marchesini, ha messo in evidenza l’unicità della Valpolicella, sottolineando come i tre principali vini della zona rispondano a gusti diversi in base alle fasi della vita dei consumatori. L’Amarone e il Recioto si rivolgono a una clientela più matura, mentre il Ripasso è particolarmente apprezzato dai millennials e il Valpolicella dai più giovani. Questa segmentazione del mercato rappresenta un approccio strategico che mira a soddisfare una vasta gamma di preferenze, rendendo i vini della Valpolicella accessibili a diversi gruppi demografici.
Successi economici della Valpolicella
Durante il convegno di apertura dell’evento, si è discusso del futuro della denominazione, facendo riferimento ai successi ottenuti nel corso degli anni. Marchesini ha evidenziato come l’Amarone e gli altri vini della Valpolicella abbiano contribuito al benessere della comunità locale. Negli ultimi 25 anni, il valore fondiario dei terreni vitati è aumentato del 133%, e l’estensione dei vigneti è cresciuta del 65%. Questi dati dimostrano non solo il successo economico della Valpolicella, ma anche la sua capacità di attrarre investimenti e interesse da parte di nuovi produttori.
Dinamiche di mercato dell’Amarone
Un’analisi condotta dall’Osservatorio Uiv (Unione italiana vini) ha rivelato le dinamiche del mercato per l’Amarone. Sebbene si preveda una chiusura del 2024 con un calo del 2% rispetto all’anno precedente, si registra un recupero del 9% nel secondo semestre. Questo rimbalzo è particolarmente significativo, considerando le difficoltà affrontate da molte denominazioni rosse a livello globale. È fondamentale, quindi, preparare “tre valigie” per altrettante destinazioni di mercato, identificando target e posizionamenti diversi per comunicare efficacemente con i consumatori.
Espansione nei mercati internazionali
L’Amarone deve mantenere la sua identità, ma con un chiaro obiettivo di posizionamento come vino icona. Questo vino ha conquistato un pubblico di consumatori maturi con redditi superiori ai 100 mila dollari, trovando particolare riscontro negli Stati Uniti. Qui, i baby-boomer rappresentano il 40% dei wine drinkers, con una percentuale ancora più alta di alto spendenti, che raggiunge il 53%. È quindi essenziale per il Consorzio espandere ulteriormente la propria presenza negli Stati Uniti, dove l’Amarone è particolarmente apprezzato lungo la East Coast, da New York alla Florida. Anche i mercati asiatici, come il Giappone e la Cina, si rivelano promettenti, con l’Amarone già in grado di ottenere una quota significativa del suo export, che raggiunge il 10%.
Il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella opera su un territorio che si estende su 19 comuni della provincia di Verona, vantando il primato del vigneto urbano più grande d’Italia. Con oltre 8600 ettari di vigneto e un giro d’affari che supera i 600 milioni di euro, di cui più della metà è attribuibile alle performance dell’Amarone, il Consorzio rappresenta oltre il 70% dei produttori della zona. Questo conferisce al Consorzio un ruolo cruciale nella tutela e promozione della denominazione, sia in Italia che all’estero.
La celebrazione dei cento anni dell’Amarone di Valpolicella non è solo un momento di riflessione sul passato, ma anche un’opportunità per tracciare il futuro. Le sfide e le opportunità del mercato richiedono un approccio innovativo e strategico, focalizzandosi sulla segmentazione e sul posizionamento. Con una base di produttori solidi e un patrimonio vinicolo di grande prestigio, la Valpolicella è ben posizionata per affrontare le sfide del mercato globale e continuare a essere un punto di riferimento nel panorama vinicolo mondiale.