Il concetto di una tavola che unisce cibi e vini “buoni, puliti e giusti” sta guadagnando sempre più attenzione nel panorama gastronomico contemporaneo. Questo approccio rappresenta una scelta alimentare sana e consapevole, che sta diventando un vero e proprio trend a livello globale. Secondo le previsioni, il mercato dei prodotti alimentari e vinicoli, che si inserisce in questo filone, raggiungerà un valore complessivo di 100 miliardi di euro nel 2024 in Italia, come riportato da Circana.
Una delle principali risorse di questo settore è il mercato dei prodotti biologici, in cui l’Italia si distingue come leader europeo. Con un valore che supera i 5 miliardi di euro, di cui oltre due terzi sono destinati all’export, i prodotti biologici rappresentano una parte significativa della nostra economia. In particolare, il vino biologico ha un’incidenza dell’8,5% sul totale dell’export vitivinicolo italiano, un dato che testimonia la crescente richiesta di vini sostenibili e di qualità. Nel 2023, le vendite di vino biologico in Italia hanno sfiorato i 60 milioni di euro, con un incremento del 6,5% rispetto all’anno precedente, secondo Nomisma.
La viticoltura biologica in Italia non è solo una moda passeggera; oggi, il 23% della superficie vitata nazionale è dedicata a pratiche biologiche, con circa 30.000 operatori coinvolti, come indicato da Federbio. Questa crescita è accompagnata da un aumento dei consumi di ingredienti benefici (+9,4%), di prodotti “free from” (+9,7%) e di quelli “rich-in” (+10%), dati che evidenziano una maggiore attenzione dei consumatori verso alimenti e bevande che non solo saziano, ma apportano anche benefici alla salute.
Un altro fenomeno significativo è il mercato globale del plant-based, che ha visto il suo valore crescere da 29,4 miliardi di dollari nel 2020 a 52,5 miliardi nel 2023, con proiezioni che lo vedono arrivare a 161,9 miliardi entro il 2030 (+550%). Questo cambiamento nelle abitudini alimentari si riflette in eventi di rilevanza mondiale, come la Slow Wine Fair 2025, che si svolgerà a Bologna dal 23 al 25 febbraio.
La Slow Wine Fair, giunta alla sua quarta edizione, rappresenta un’importante piattaforma per la promozione di vini provenienti da agricolture sostenibili. Con più di 6.000 vini in degustazione, oltre il 50% dei quali certificati biologici o biodinamici, l’evento promette di attrarre un pubblico internazionale di appassionati, buyer e professionisti del settore agroalimentare. Saranno presenti 1.200 cantine italiane e 28 cantine estere, un numero record che dimostra l’appeal di questo evento a livello globale.
Durante la manifestazione, saranno organizzate masterclass e incontri di approfondimento su temi cruciali come la sostenibilità nel packaging del vino e l’importanza della tutela del paesaggio vitivinicolo. Le conferenze vedranno la partecipazione di esperti del settore, con l’intento di promuovere un vino che non solo sia “buono, pulito e giusto”, ma che racconti anche il territorio da cui proviene.
Parallelamente, la Slow Wine Fair si unisce a Sana Food, il salone del biologico e del naturale, creando un grande evento dedicato a tutti gli aspetti del mondo bio. Questa sinergia offre ai visitatori l’opportunità di esplorare non solo il vino, ma anche prodotti alimentari di alta qualità, con un focus su cibi preparati secondo i principi della sostenibilità.
In un contesto in cui il cibo e il vino sono sempre più considerati come elementi di un’unica esperienza gastronomica, la Slow Wine Fair 2025 si propone come un appuntamento imperdibile. Tra le numerose attività in programma, ci saranno degustazioni guidate e masterclass che permetteranno ai partecipanti di approfondire le proprie conoscenze su vitigni autoctoni e pratiche agricole sostenibili.
Con una selezione di produttori che abbraccia l’intero stivale e oltre, l’evento rappresenta un’opportunità unica per scoprire la biodiversità enogastronomica italiana, dalle viti storiche della Sicilia ai rinomati vini del Piemonte. La presenza di produttori provenienti da paesi come Giappone, Georgia e Cile arricchisce ulteriormente questa kermesse, rendendola un vero e proprio crocevia di culture e tradizioni vitivinicole.
L’attenzione alla sostenibilità non si limita solo ai vini, ma si estende anche al cibo. In questo contesto, Slow Food si impegna a garantire che i visitatori possano gustare piatti preparati con ingredienti freschi e locali, in linea con la filosofia del “buono, pulito e giusto”. Food truck e stand gastronomici offriranno specialità regionali, vegetariane e vegane, per un’esperienza culinaria completa.
La Slow Wine Fair 2025 non è solo un evento per addetti ai lavori, ma un’opportunità per tutti gli amanti del vino e della buona cucina. Con l’obiettivo di educare e sensibilizzare il pubblico, l’evento si propone come un punto di riferimento per un futuro in cui il cibo e il vino diventino veicoli di cultura, sostenibilità e benessere.
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