Il vino fragolino, in Italia e in gran parte d’Europa, non può essere venduto: lo hanno stabilito una serie di provveimenti legislativi, il primo dei quali risale al 1931. Scopriamo perché, ma prima però che cos’è il vino fragolino e l’uva fragola?
Il Fragolino è un vino ottenuto dall’uva fragola, conosciuta anche come uva americana, termine con cui si indicano diversi tipi di vitigni appartenenti alla specie vitis labrusca, originaria degli Stati Uniti.
Ci sono diverse uve che rientrano in questa nomenclatura inventata perché producono vini con un profumo molto intenso che al naso esperto si definisce “foxy”.
È un profumo penetrante che punge il naso e che nella maggior parte dei vini si prenderebbe come un difetto di fermentazione.
Nello specifico, si parla di uva fragola e, di conseguenza, di vino fragolino, perché queste uve presentano un tipico e caratteristico sentore di fragola matura.
Tra le varietà rientranti in questa tipologia di vitigno le più note sono: l’uva Isabella, la fraga, l’uva fragola precoce, tutte a bacca nera, l’uva fragola bianca e l’uva fragola bianca precoce, a bacca bianca.
Per questo, i vini che si ricavano possono essere rossi, i più noti e diffusi, bianchi, fermi o frizzanti, ma in ogni caso sono vini piuttosto dolci, che vanno a nozze a fine pasto.
L’uva fragola è la più antica tra le viti americane introdotte in Europa. Secondo la leggenda, fu portata nel Vecchio Continente, Italia compresa, già nel corso del 1500, dopo che Cristoforo Colombo donò un grappolo alla regina Isabella di Castiglia. In ogni caso, si hanno diverse testimonianze certe sulla sua presenza europea a partire dal 1800.
In Europa non esiste il vino fragolino. Sembra assurdo, eppure è così. Abbiamo visto le bottiglie di vino fragolino al supermercato, le abbiamo comprate, le abbiamo bevute e ci siamo anche sentiti male dopo averle tracannate come se non ci fosse un domani. Ma quello non era “vino”.
In Europa il termine “vino” si può usare solo per fermentati da vitis vinifera, ovvero da viti europee. Il vino ottenuto da “uva fragola” è illegale, non si può vendere e si può produrre solo per uso personale.
Quindi: noi non abbiamo mai bevuto il vino fragolino in vita nostra!
In Italia si diffuse nelle regioni settentrionali, anche grazie alla sua capacità di resistere al freddo e all’azione di insetti e parassiti, diventando uno dei vigneti più coltivati e utilizzati per la produzione di vini da tavola.
Per combattere l’epidemia di fillossera fu utilizzata come portainnesto, sviluppando nel tempo una certa immunità che ne favorì ulteriormente la diffusione.
Quanto abbiamo visto fino ad ora ci aiuterà a capire perché la vendita di vino fragolino è stata vietata e continua ad essere vietata dalla legislazione europea.
La motivazione principale è la seguente: salvaguardare i vitigni e i vini autoctoni italiani ed europei.
Dopo l’epidemia di fillossera, che ha favorito la diffusione delle varianti americane, si cercò di evitare che questi vitigni, più resistenti, semplici da coltivare e senza necessità di particolari cure, soppiantassero quelli europei, più difficili ma qualitativamente superiori. Così, nel 1931, una legge italiana vieta la vendita di vino fragolino.
Un altro elemento che ha contribuito al divieto va ricercato nel contenuto di metanolo, una sostanza tossica per il nostro organismo, maggiormente presente nell’uva americana rispetto a quella europea.
Un problema che, in realtà, può essere superato e annullato, o comunque riportato nella norma, facendo attenzione alle operazioni di vinificazione, in particolare non coinvolgendo bucce, vinaccioli e graspo nella macerazione.
In ogni caso, la legge che vieta la vendita di vino fragolino è stata recepita anche dall’Unione Europea e, nonostante numerosi interventi e modifiche, continua a rimanere in vigore. È importante precisare che la legge ne vieta la vendita, ma non la produzione per consumo personale.
Il “fragolino” che è in commercio nell’Unione Europea non è in realtà vino, ma è una bevanda alcolica aromatizzata alla fragola, composta da vino, zucchero e aromi alla fragola. Un vino, in Europa, per potersi definire tale deve essere ricavato da vitis vinifera.
Nessuna legge, invece, vieta la coltivazione dell’uva fragola per il consumo da tavola, dove è molto diffusa.
Per uso personale il vino fragolino può essere prodotto ovunque. La sua commercializzazione, invece, avviene solo in alcuni Paesi non appartenenti all’Unione Europe o in Austria, nel Burgenland, dove per motivi socio-culturali la sua produzione e vendita è consentita.
Qui il vino fragolino prende il nome di Uhudler, ma in realtà, viene prodotto a partire da cinque vitigni diversi, tra cui appunto l’uva americana.
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