
Il Consorzio lancia il Prosecco a bassa gradazione alcolica: una rivoluzione nel mondo dei vini
Il mondo del vino sta vivendo un periodo di grande trasformazione, e il Consorzio di tutela della DOC Prosecco è in prima linea in questa evoluzione. Sotto la guida del presidente Giancarlo Guidolin, l’organizzazione sta esplorando la possibilità di sviluppare un Prosecco a bassa gradazione alcolica, rispondendo così a una crescente domanda di prodotti più leggeri e salutari. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio, in cui i vini dealcolati e le bevande no-low alcol stanno guadagnando popolarità tra i consumatori attenti alla salute.
L’attenzione verso i vini a bassa gradazione
Nel 2025, il settore vinicolo si trova di fronte a sfide e opportunità uniche. I consumatori sono sempre più orientati verso prodotti con un contenuto alcolico ridotto, e questo ha portato i vini dealcolati al centro del dibattito. Secondo Guidolin, sebbene questi vini rappresentino un’opportunità per il sistema produttivo italiano, è fondamentale riconoscere che sono prodotti diversi rispetto al vino tradizionale. Utilizzando una metafora efficace, ha affermato: “Una Fiat 500 e una Lamborghini Huracán possono essere entrambe considerate veicoli, ma le differenze sono evidenti.”
La ricerca di un nuovo Prosecco
Il futuro del mercato del vino, secondo Guidolin, si orienterà sempre più verso prodotti a bassa gradazione e a basso residuo zuccherino. Attualmente, la normativa consente di produrre un Prosecco con un contenuto alcolico inferiore solo se accompagnato da elevati residui zuccherini. Tuttavia, il Consorzio mira a sviluppare un prodotto che mantenga la tradizione e la qualità che hanno reso il Prosecco famoso nel mondo.
Per raggiungere questo obiettivo, il Consorzio si propone di:
- Mantenere freschezza e bevibilità del Prosecco.
- Offrire un’alternativa più leggera per chi desidera limitare il consumo di alcol.
- Creare un Prosecco effervescente e sostenibile con un profilo aromatico tradizionale.
La sostenibilità e il coinvolgimento dei giovani
Un altro tema cruciale è la sostenibilità nella produzione di vini dealcolati. Guidolin ha espresso preoccupazioni riguardo ai possibili impatti ambientali dei processi di dealcolazione, sottolineando l’importanza di sviluppare metodi di produzione rispettosi dell’ambiente. Inoltre, il Consorzio sta cercando di attrarre i giovani consumatori, i quali sono sempre più attenti alla provenienza dei prodotti e alla loro qualità.
Tuttavia, Guidolin avverte che il successo dei vini dealcolati nel coinvolgere i giovani dipende da vari fattori, tra cui la comunicazione e il marketing. È essenziale creare un rapporto autentico con le nuove generazioni, che cercano esperienze significative piuttosto che semplici prodotti.
In conclusione, il Consorzio di tutela della DOC Prosecco si impegna a innovare pur mantenendo viva l’identità e la tradizione del Prosecco. La sfida è quella di bilanciare innovazione e tradizione, garantendo che la qualità rimanga al centro di ogni nuovo sviluppo. Con un dialogo attivo con i consumatori e il settore, il futuro del Prosecco a bassa gradazione alcolica sembra promettente e ricco di opportunità.