Categories: Il vino

Il boom del vino dealcolato: un mercato in crescita verso i 7 miliardi

Negli ultimi anni, il mondo del vino ha vissuto una trasformazione significativa, non solo per l’innovazione dei processi di produzione, ma anche per l’emergere di nuove categorie di prodotto. Tra queste, il vino dealcolato sta guadagnando sempre più attenzione e popolarità. Questo fenomeno è stato recentemente affrontato in modo approfondito da Confartigianato Siena, durante un incontro trasmesso su Canale 3 Toscana, dove esperti del settore hanno discusso le opportunità e le sfide legate a questo segmento di mercato in espansione.

Il riconoscimento del vino dealcolato in Italia

Il vino dealcolato, che può avere un contenuto alcolico fino a 0,5%, è finalmente stato “sdoganato” in Italia grazie a un decreto del ministro Francesco Lollobrigida, pubblicato il 20 dicembre 2024. Questo provvedimento rappresenta un traguardo importante dopo un lungo percorso di discussioni e negoziati durato tre anni per recepire una Direttiva europea. Il direttore di Assenologi, Paolo Brogioni, ha sottolineato che il vino dealcolato non è un semplice surrogato, ma un prodotto vitivinicolo che, attraverso un processo tecnico, mantiene l’essenza del vino pur riducendo il tenore alcolico.

Opportunità e sfide del mercato del vino dealcolato

L’incontro ha visto la partecipazione di figure di spicco del settore, tra cui Giovanni Busi, presidente del Consorzio Chianti Docg, Palma Esposito, responsabile del settore vinicolo di Confagricoltura, Valentina Bruno di Non la solita vineria e Giambattista Marchetto di Vinonews24. Queste voci hanno offerto un’analisi completa delle opportunità che il vino dealcolato potrebbe portare alla filiera vitivinicola, evidenziando anche le preoccupazioni e le sfide connesse.

Attualmente, il mercato globale del vino dealcolato è valutato attorno ai 2,6 miliardi di dollari, con una crescita annuale stimata del 10%. Se questa tendenza continuerà, si prevede che il mercato possa raggiungere i 7 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni. Questo riflette un cambiamento nei gusti dei consumatori, sempre più orientati verso prodotti con una gradazione alcolica più moderata. Palma Esposito ha evidenziato come la Commissione Europea abbia avviato, già dal 2018, una riforma per introdurre nuove categorie di vino, spingendo i produttori a rispondere a queste nuove istanze di mercato.

Le preoccupazioni legate alla denominazione e alla sostenibilità

Nonostante le opportunità, la questione della denominazione del prodotto ha destato preoccupazione. L’Italia ha stabilito regole chiare sulla produzione di vino dealcolato, ma ha escluso la possibilità di applicare la dealcolazione ai vini a denominazione di origine. Giovanni Busi ha sottolineato il valore del territorio e della tradizione vinicola italiana, avvertendo che l’introduzione dei vini dealcolati potrebbe mettere in discussione l’identità e il prestigio dei vini tipici.

La sostenibilità è un altro tema cruciale emerso durante il dibattito. Il processo di dealcolizzazione richiede un notevole utilizzo di energia e acqua, sollevando interrogativi sulla sostenibilità ambientale di questa pratica. Inoltre, c’è la questione del sottoprodotto: l’alcol estratto può essere riutilizzato nel settore della distillazione, creando opportunità per una filiera integrata.

Un nuovo pubblico per i vini dealcolati

Un aspetto interessante è il pubblico di riferimento per i vini dealcolati. Sebbene ci sia il rischio che i tradizionali consumatori di vino non si avvicinino a questa nuova categoria, ci sono segni che il mercato dei vini dealcolati attiri consumatori che in precedenza non avrebbero considerato il vino. Questa evoluzione rappresenta un’opportunità di inclusione sociale, permettendo a coloro che desiderano partecipare a momenti conviviali senza il consumo di alcol di farlo con un prodotto che mantiene le caratteristiche del vino.

Le relazioni con la filiera vitivinicola sono cruciali. La crescita del mercato dei vini dealcolati non deve essere vista come una minaccia, ma piuttosto come un’opportunità per ampliare l’offerta e attrarre nuovi segmenti di consumatori. L’Unione Italiana Vini ha sottolineato che il mercato dei vini dealcolati è complementare, non alternativo, al tradizionale mercato del vino. Questa complementarità potrebbe portare a una diversificazione dell’offerta, soddisfacendo le esigenze di una clientela sempre più variegata.

In conclusione, il dibattito sul vino dealcolato non è solo una questione di fatturato o di nuove opportunità commerciali; rappresenta anche un cambiamento culturale nel modo in cui concepiamo il vino stesso. Mentre il settore si evolve, sarà fondamentale mantenere un equilibrio tra tradizione e innovazione, garantendo che la qualità e l’identità del patrimonio vinicolo italiano siano sempre al centro delle politiche e delle pratiche del settore. La strada da percorrere è ancora lunga, ma l’interesse crescente per i vini dealcolati segnala un cambiamento significativo nel panorama vinicolo mondiale.

Redazione Vinamundi

Recent Posts

Mattarella celebra il made in Italy al Forum su olio e vino di Bibenda il 22 marzo

Il 22 marzo 2024, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà un ospite d’onore al…

4 minuti ago

Barolo e ottimismo: scopri l’edizione n. 4 del progetto Renaissance di Fontanafredda

L'ottimismo è un concetto che si fa strada nei momenti più difficili e il progetto…

34 minuti ago

Regno Unito: cosa significano le nuove accise sul vino in arrivo nel 2025

Dal 1° febbraio 2025, il Regno Unito si prepara a un significativo aumento delle accise…

3 ore ago

La Francia investe 10 milioni di euro per sostenere i giovani viticoltori

La crisi del vino in Francia sta assumendo proporzioni sempre più gravi, spingendo il Ministero…

3 ore ago

Chiacchiere a 100 euro, Chef Mori torna all’attacco: “Iginio Massari sta raccontando una balla”

A Newzgen lo Chef Guido Mori è tornato a fare la “guerra” alle chiacchiere a…

4 ore ago

Scopri i segreti del Chianti Docg e del Morellino di Scansano: le nostre impressioni sulle anteprime

L'Anteprima delle denominazioni Chianti Docg e Morellino di Scansano ha portato a un evento di…

4 ore ago