La prossima volta che vi troverete davanti a una bottiglia di vino, prendetevi un momento per studiare l’etichetta: potrebbe rivelarvi più di quanto pensiate! Ecco come leggerla
Per scegliere un buon vino in modo consapevole è necessario comprendere le informazioni che ci vengono fornite sull’etichetta della bottiglia. In ogni bottiglia si nascondono numerosi dettagli, dalle caratteristiche organolettiche alle informazioni obbligatorie che tutelano il consumatore, fino a quelle aggiuntive che rivelano la filosofia produttiva del produttore. Scopriamo insieme i segreti per comprendere a fondo l’etichetta di un vino e fare una scelta davvero informata.
Le informazioni obbligatorie sull’etichetta
L’etichetta di un vino deve rispettare norme ben precise stabilite a livello europeo e italiano, con l’obiettivo di garantire trasparenza e protezione per i consumatori.

In Italia, le principali informazioni che devono essere presenti sono:
- Nome della cantina: ogni bottiglia deve riportare il nome del produttore o dell’azienda che ha imbottigliato il vino. Questo è fondamentale, poiché il produttore è direttamente responsabile della qualità del vino e della sua etichettatura.
- Denominazione di vendita: questa è la classificazione geografica del vino, che può essere indicata con il nome della regione (come Barolo o Chianti) seguito dalla sigla della classificazione (DOC, DOCG, IGT, DOP, IGP). La denominazione è uno degli indicatori più affidabili della qualità del vino, poiché implica il rispetto di disciplinari di produzione molto rigidi.
- Titolo alcolometrico: la gradazione alcolica è obbligatoria sull’etichetta e viene espressa in percentuale di alcol sul volume. Questa informazione è utile per conoscere l’intensità del vino, che può variare in base alla sua tipologia.
- Formato: in etichetta deve essere indicato il quantitativo di vino contenuto nella bottiglia, generalmente espresso in cl (centilitri), con la quantità più comune che è 75 cl.
- Lotto di appartenenza: il lotto è un numero che identifica il periodo di imbottigliamento, utile in caso di necessità di richiamo di prodotto per motivi sanitari o di qualità.
- Allergeni: tutti i vini che contengono solfiti devono riportare la dicitura “Contiene Solfiti”, obbligatoria per legge quando la concentrazione di solfiti è pari o superiore a 10 mg/l. Questo avviso è particolarmente utile per coloro che sono sensibili o allergici ai solfiti.
Le informazioni aggiuntive
Oltre alle informazioni obbligatorie, molte etichette di vino contengono anche dettagli aggiuntivi che possono aiutare a comprendere meglio il prodotto e a fare una scelta più consapevole. Tra le informazioni facoltative più comuni troviamo:
- Origine: la specifica sulla regione o sul territorio di produzione del vino può essere un’indicazione importante per capire il tipo di vino che si sta acquistando. Vini provenienti da zone specifiche, come la Toscana o il Piemonte, sono spesso associati a determinate caratteristiche organolettiche che ne fanno apprezzare il profilo.
- Vitigni: molte etichette riportano i vitigni utilizzati per produrre il vino. Questa informazione è particolarmente utile per chi cerca un tipo di vino specifico, come un 100% Sangiovese o un blend di varietà, e può dare indicazioni sul sapore e sul corpo del vino.
- Logo dell’azienda: spesso la cantina aggiunge il proprio logo sull’etichetta per dare un’identità visiva al prodotto. Questo logo è un segno distintivo della qualità e della reputazione della cantina.
- Abbinamenti gastronomici: alcuni produttori suggeriscono i piatti che si abbinano meglio con il vino in questione. Questi consigli, pur essendo facoltativi, possono rivelarsi utilissimi per chi desidera gustare il vino in abbinamento con la cucina giusta.
- Profilo organolettico: spesso l’etichetta contiene un breve profilo sensoriale del vino, che descrive il colore, l’aroma e il gusto del prodotto. Questa sezione è particolarmente interessante per chi desidera conoscere il carattere del vino senza doverlo assaggiare prima.
Come interpretare le informazioni aggiuntive sugli spumanti
Nel caso degli spumanti, le etichette contengono indicazioni particolari relative al metodo di produzione e alla classificazione. Per esempio, vini come il Prosecco o lo Champagne possono riportare diciture come “Metodo Classico” o “Metodo Tradizionale”, che indicano che lo spumante è stato rifermentato in bottiglia, un processo che migliora la qualità del vino. Inoltre, il livello di zucchero del vino spumante è un dato che può essere riportato, come “Brut” (secco) o “Demi-Sec” (più dolce), offrendo al consumatore una chiara indicazione del gusto che si può aspettare.