I migliori vini italiani secondo l’Associazione Italiana Sommelier
Se a selezionare le migliori etichette d’Italia sono esperti che assaggiano il vino ogni giorno per mestiere – o per passione – allora il risultato è garantito.
Se a questo si aggiunge l’impegno di 900 degustatori dell’AIS (Associazione italiana sommelier) che hanno visitato 2354 cantine selezionate, su una rosa di 25mila bottiglie, non resta che scegliere e provare dalla Guida Vitae, edizione 2024, che quest’anno celebra dieci anni.
La Guida Vitae di AIS recensisce i migliori vini italiani
Dodici mila vini recensiti (15mila sull’App Vitae) in un volume ricco di dati ed esperienze in continuo aggiornamento.
Protagonisti della selezione i sommelieri AIS – a più grande associazione di appassionati e professionisti del vino nel mondo: oltre 45.000 soci e 2.000 eventi ogni anno distribuiti in 146 delegazioni su tutto il territorio nazionale, sommelier che, radicati in ogni singola regione, hanno passato al setaccio il meglio delle aziende vitinicole italiane andando a caccia di produzioni di alta qualità.
Con attenzione alle annate – speciali la 2019 e la 2020 – e al lavoro in vigna, soprattutto al frutto a quei vini frutto dei cru.
La guida è stata presentata presso Listone Giordano, a Milano, luogo non causale: negli anni Trenta l’edificio ospitò il famoso ristoranteLa Penna d’Oca, progettato da Giò Ponti.
Un circolo culturale, culla della cucina futurista, il cui Manifesto fu annunciato proprio qui, a La Penna d’oca, il 15 novembre 1930, esattamente 93 anni fa.
L’impronta futurista, e la sua propensione al concetto e alla visione dinamica della realtà, si estrinseca in questa location dove il futurismo è “di casa”. Un fil rouge che s’intreccia con il tema portante delle attività dell’AIS del 2024: il “paesaggio”, vero protagonista del viaggio enoico, dal Nord al Sud del Belpaese, di cui è possibile godere sfogliando la guida.
“Abbiamo voluto invitare i nostri lettori a intraprendere un viaggio, fisico e sentimentale, nei tanti luoghi d’Italia dove un filare diventa sinonimo di bellezza e umanità ha spiegato il presidente nazionale di AIS, Sandro Camilli – Un invito reale grazie agli appuntamenti di Esperienze di Vitae, il ciclo di presentazioni locali della nostra guida da quest’anno declinati anche in ottica interregionale, per offrire esperienze di degustazione ancora più ricche”.
Nel corso della presentazione sono stati assegnati i 22 Tastevin AIS regionali, il premio che l’associazione conferisce a chi ha contribuito a imprimere una svolta produttiva al territorio di origine, a chi rappresenta un modello di riferimento di valore nella rispettiva zona o a chi ha riportato sotto i riflettori vitigni dimenticati.
“Vitae la Guida Vini mostra ai lettori come il vino italiano abbia ingranato la quarta e, anno dopo anni, la qualità media punti verso l’alto – afferma il referente nazionale Nicola Bonera – Le numerose eccellenze sono la consacrazione di alcuni grandi millesimi dell’ultimo lustro, con un 2019 memorabile, seguito a breve distanza dall’eccellente 2020. Non c’è luogo dello Stivale che non abbia esaltato queste vendemmie, con una serie di grandi rossi, quasi sempre frutto di singola vigna. Il consumatore avrà l’imbarazzo della scelta. Se il movimento del vino viaggia a vele spiegate, anche noi di Vitae lavoriamo per stargli appresso, con alcune novità sia in termini di contenuto che per quanto riguarda l’evento di presentazione”.
L’ultima edizione vede tre nuove segnalazioni in guida: la foglia evidenzia le aziendeche investono risorse o si distinguono per un dichiarato profilo sostenibile. E’ il progetto green, illustrato sul palco da Andrea Margaritelli (presidente dell’Istituto nazionale di architettura e brand manager di Listone Giordano).
L’icona della torre identifica la Virtus Loci, che segnala luoghi o siti di valore storico, artistico o ambientale in cui risiede l’azienda vinicola, o che l’azienda stessa rappresenta o testimonia. Una novità illustrata da Patrizia Lusi (presidente nazionale dell’Associazione dei Paesaggi rurali di interesse storico, Pris).
Infine, ecco il simbolo della chiave a rappresentare il Vino Passepartout, una referenza preziosa per le carte dei vini dei professionisti della ristorazione poiché si dimostra ampiamente versatile negli abbinamenti, descritta da Alessandra Dal Monte.
La presentazione milanese si è conclusa con le citazioni delle 100 Gemme, i vini che hanno ottenuto il massimo del punteggio assoluto in guida, e la presentazione del calendario di appuntamenti di Esperienze di Vitae, grazie al quale nei prossimi mesi sarà possibile in tutta Italia assaggiare le eccellenze segnalate.
I Tastevin di Vitae 2024
ABRUZZO MONTEPULCIANO D’ABRUZZO VILLA GEMMA RISERVA 2018, azienda Masciarelli
V. D’AOSTA VALLE D’AOSTA CHAMBAVE MUSCAT FLÉTRI 2021, La Vrille
VENETO LESSINI DURELLO PAS DOSÉ CUVÉE SERAFINO 2016, Dal Maso
Giulia De Sanctis
Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.