I migliori vini italiani secondo la World’s Best Sommeliers’ Selection 2025

Da Argiano e il Brunello Vigna del Suolo 2019 a Ceretto con Barolo e Barbaresco, l’Italia si conferma leader nel mondo del vino. I sommelier stellati scelgono 26 etichette italiane per la “World’s Best Sommeliers’ Selection” 2025

Nel panorama vitivinicolo internazionale l’Italia continua a brillare con cantine che producono vini di straordinaria qualità. La World’s Best Sommeliers’ Selection 2025 ha recentemente svelato la sua lista dei migliori vini, e l’Italia ha conquistato un posto d’onore, con ben 26 etichette selezionate da un gruppo di oltre 30 sommelier di fama mondiale. Questa selezione non solo celebra l’eccellenza vinicola italiana, ma offre anche uno spaccato delle tendenze e delle preferenze dei più rinomati esperti del settore.

La selezione di vini italiani: un trionfo di qualità

Tra i vini che hanno catturato l’attenzione dei sommelier, spiccano nomi illustri come il Brunello Vigna del Suolo 2019 di Argiano, una cantina storica di Montalcino che ha saputo coniugare tradizione e innovazione. Questo vino, proveniente da vigne vecchie, rappresenta l’essenza del terroir toscano, con tannini morbidi e un bouquet complesso che racconta la storia di una terra ricca di cultura e passione.

Altri protagonisti della selezione includono:

  1. Barolo Bricco Rocche 2020 di Ceretto, icona delle Langhe, rinomato per la sua eleganza e struttura.
  2. Barbaresco Asili 2021 di Ceretto, che dimostra la qualità dei vini del Piemonte.
  3. La varietà Nebbiolo, con ben sette rappresentanti nella lista, evidenziando la forza di questa varietà autoctona.

L’arte della degustazione

Chi sono i sommelier che hanno il compito di selezionare i migliori vini? Personalità come Rodrigo Briseño del Disfrutar di Barcellona e Mohamed Benabdallah dell’Asador Etxebarri sono solo alcune delle figure di spicco che hanno contribuito a questa prestigiosa selezione. Ognuno di loro porta con sé esperienze internazionali e una profonda conoscenza del vino, rendendo la loro opinione un faro di riferimento per produttori e appassionati.

Durante un’intervista, Briseño ha condiviso la sua passione per i vini italiani, sottolineando come la loro complessità e varietà siano in grado di esprimere non solo il territorio, ma anche la cultura di chi li produce. “Ogni bottiglia racconta una storia,” ha detto, “e i vini italiani sono tra i più ricchi di narrazioni.

Un viaggio tra regioni e vitigni

La selezione non si limita ai vini rossi; sette vini bianchi hanno anch’essi trovato spazio nella lista, con il Trentodoc che si è distinto per la sua freschezza e versatilità. Le cantine Ferrari e Rotari, con le loro bollicine di alta qualità, dimostrano che l’arte spumantistica italiana è in continua evoluzione e conquista fette sempre più ampie di mercato internazionale.

In generale, il Piemonte continua a dominare la scena con otto vini, seguito dalla Toscana e dal Trentino Alto-Adige, ciascuno con sette rappresentanti. Questa predominanza non è casuale; il Piemonte, con la sua storia vitivinicola secolare e i suoi metodi di produzione tradizionali, è un terreno fertile per vitigni di alta qualità.

Verso un futuro luminoso

Andrew Reed, di Wine and Exhibitions William Reed, ha ribadito l’importanza di questa selezione. “Riunire sommelier di diverse nazionalità e culture per degustare vini da tutto il mondo è un’opportunità unica,” ha affermato. “La selezione dei migliori sommelier del mondo è una testimonianza della passione, della competenza e dell’impegno della comunità globale del vino.”

L’attenzione crescente verso i vini italiani nel contesto della World’s Best Sommeliers’ Selection non solo evidenzia la qualità dei prodotti, ma anche l’impegno dei produttori nel mantenere vive le tradizioni e nel sperimentare nuove tecniche e stili. Con l’Italia che riafferma la sua supremazia vinicola, il futuro sembra promettente, e i vini italiani continuano a essere un riferimento per chi cerca l’eccellenza nel calice.

In questo mare di etichette e varietà, i vini italiani non si limitano a rimanere protagonisti nelle carte dei ristoranti di alta classe, ma diventano anche ambasciatori di una cultura e di una tradizione che continuano a evolversi, attirando l’attenzione di nuovi appassionati e collezionisti in tutto il mondo.

Change privacy settings
×