I migliori vini italiani del 2023

Gli appassionati di vino e i più inesperti si affidano spesso alle classifiche annuali dei migliori vini per rimanere al passo e aggiornati.

Come ogni anno, anche per il 2023 è uscita la classifica dei migliori vini italiani. Ecco alcuni tra i più votati.

Brindisi con spumante e rosso
Foto | Unsplash
@Matthieu Joannon

Bollicine

  • Ca’ del Bosco Annamaria Clementi 2013: una miscela di Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero, prodotta in Franciacorta;
  • Cavallieri Blanc de Blancs Nature “Zodiac”: anche questo proviene da Franciacorta, e grazie alla sua posizione in classica forse farà conoscere al pubblico questa ottima cantina;
  • Ettore Germano Alta Langa Blanc de Noirs “Pas Dosé 2015: spumante millesimato che affina oltre 60 mesi sui lieviti e si presenta per un intenso colore giallo paglierino e un perlage fine e persistente;
  • Ballabio Oltrepò Pavese “Farfalla” Dosaggio Zero: 100% Pinot Nero, spumante dell’Oltrepò Pavese dalla notevole armonia e complessità.

Rosè

  • Tenute Rubino “Otremé” Rosato 2021: è un vitigno autoctono pugliese dagli aromi di ribes e fragola e dalla notevole complessità, 100% Susamaniello;
  • Francesco Cirelli Cerasuolo d’Abruzzo 2020: è un inteso rosato fatto maturare in anfora;
  • Ciavolich Cerasuolo d’Abruzzo “Fosso Cancelli” 2020: anche questo vinificato in anfora, dall’aroma profondo e fruttato.

Bianchi

  • Pieropan 5 Calvarino: prodotto nella zona del Soave Classico, è un blend di cinque annate: 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012. Si tratta di un vino molto fresco e dal gusto armonico;
  • Pieropan Soave Classico La Rocca 2020: è un Soave Classico monovitigno che viene affinato in grandi botti di legno. Ha un retrogusto di bucce d’arancia e anice che lo rendono molto potente;
  • Pievalta Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore “Dominè” 2019: è un vino minerale, vibrante e gessoso che proviene dalla zona dei Castelli di Jesi;
  • Santa Barbara Stefano Antonucci Castelli di Verdicchio Riserva “Tardivo Ma Non Tardo” 2018: è uno dei vini italiani più complessi con aromi di guava, cachi e mandorla;
  • Skerlj Malvasia 2018: vino friulano dall’aroma di arancia candita e clementina, acidulo e vibrante;
  • Cantina Terlan Terlaner 2021: si tratta di un blend tra Pinot Bianco, Chardonnay e Sauvignon, con note di basilico e albicocca.
Bottiglia di Chianti
Foto | Unsplash
@Brett Jordan

Rossi

  • Bolgheri Superiore 2019: è un rosso intenso e morbido, contraddistinto da delicati tannini e da una notevole progressione finale;
  • Ornellaia “Le Serre Nuove di Ornellaia” 2020: qualità e stile del Bolgheri Rossi ma con un prezzo più economico, l’Ornellaia è un vino complesso, corposo e ben strutturato;
  • Chianti Classico Gran Selezione: vino DOCG che combina la purezza del Sangiovese e altri vitigni a bacca nera. Ha un sapore persistente, fruttato, secco ed equilibrato;
  • Barolo Riserva 2016: vino rosso granato, dal profumo intenso con note di frutta rossa, liquirizia, spezie, vaniglia, cioccolato e caffè;
  • Bruno Giacosa Nebbiolo d’Alba “Valmaggiore” 2020: è un vino rosso dalla grande eleganza e freschezza, con profumi di frutti di bosco e note di violetta;
  • Santa Barbara “Pathos” 2018: vino marchigiano, blend di Merlot, Cabernet Sauvignon e Syrah invecchiato in barrique.
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