I migliori vini da abbinare ai piatti invernali della tradizione italiana

L’inverno è l’ideale per minestroni, zuppe e risotti. Senza disdegnare però anche altre portate, come spezzatini e arrosto oppure cacciucco e baccalà. E non si possono certo dimenticare i grandi piatti della tradizione italiana di stagione: canederli e strudel. Per ciascuno esistono dei vini da abbinare, per gustare meglio le pietanze che più si sposano con i mesi freddi.

Vino tavola
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Pasta e riso

Tolti stuzzichi e aperitivi, si passa alle cose serie: i carboidrati. Davanti a un bel risotto un vino si sposa bene, ma dipende dalle varianti. Con carne e salumi sono preferibili un Chianti, un Dolcetto o un Bardolino essendo rossi e di media struttura. Se con pesce e molluschi, si va di un bianco secco con il Gavi, il Fiano di Avellino o il Pigato di Albenga. Con verdure e legumi tocca invece tocca agli aromatici Muller Thurgau, Verdicchio, Riesling e Frascati.

Per la pasta, il tortellino in brodo è il piatto tipico invernale per eccellenza. Essendo delicato, può essere accompagnato da un bianco fresco e aromatico: Lugana, Grechetto, Pigato, Cannellino di Frascati. Per chi predilige un rosso, il Lambrusco è una carta vincente. I canederli giocano invece un’altra partita: per il tipo di ricetta sarebbe preferibile un rosso locale dell’Alto Adige come il Lagrein o lo Schiava.

Minestrone e zuppe

Un buon minestrone di verdure, come magari la ribollita toscana, può essere accompagnato da uno Chardonnay giovane dell’Alto Adige, oppure un Soave Classico. Si può restare in tema di bianchi con un Pinot Grigio, un Lugana, un Muller Thurgau o un Trebbiano d’Abruzzo. Per le zuppe, vellutate e creme dipende come sempre dal gusto.

Per quelle orientali, con salsa di soia, l’ideale è il Gewurztraminer. Quelle invece nostrane con pane e crostini possono sposarsi con un Cabernet, anche nel caso di una zuppa di pesce. Sui legumi si può optare per un Barbera d’Asti Superiore e un Valpolicella DOC, oppure un Chianti. Le vellutate vanno a braccetto con gli aromi dello Chardonnay e del Sauvignon Blanc, mentre con le creme si può bere un Erbaluce di Caluso DOCG o un Vermentino.

Vino cena
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La carne

Polpette, spezzatini e arrosti sono all’ordine del giorno nelle cucine italiane in inverno. E a seconda del tipo di carne si può scegliere l’abbinamento. Il Barolo è adatto per un piatto impegnativo come il brasato, mentre per maiale, pollo e carni rosse un Garda Merlot è ottimo. L’agnello si accoppia con il Montepulciano d’Abruzzo o con il Rosso Conero marchigiano.

Il pesce

Cacciucco, baccalà, ma anche tutti i piatti di pesce che si possono servire a tavola nei mesi invernali sono più gustosi se accompagnati da un buon vino. Se sono a carne bianca o dal sapore delicato c’è da sbizzarrirsi nella scelta. Diverso il caso in cui abbiano un gusto più deciso come il salmone, il tonno o il pesce spada. Sono tanti i vini che gli tengono testa: Vermentino di Gallura, Verdicchio dei Castelli di Jesi, Fiano di Avellino, Pecorino d’Abruzzo, Passerina del Frusinate o marchigiana, Falanghina del Sannio, Chardonnay del Piemonte, Alto Adige Sauvignon, Lugana Bianco, Cirò Bianco o Gewurtztraminer.

Anche i rosé possono andare bene. Se il pesce è accompagnato con verdure e pomodoro si può optare per un Aglianico del Taburno rosé, un Castel del Monte rosato e un Cannonau sempre rosato. Altrimenti i rossi veri e propri, da giocare in alternativa con tonno, pesce spada e anguilla in particolare: Bardolino, Cirò Rosso, Circeo Rosso, Langhe Freisa ed Etna Rosso.

I dolci

Per concludere con un dessert invernale, il capostipite è lo strudel di mele, che bene si accompagna con un Passito di Pantelleria. Oppure una crostata di mele con il Moscato del Vulture, un castagnaccio tardo autunnale con il Vin Santo e la “torta sbrisolona” con il Greco di Bianco.

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