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I grandi vini del mondo: un viaggio dalla Francia alla Napa e oltre

Nel panorama vinicolo mondiale, le tradizionali mecche del vino stanno affrontando trasformazioni significative. Queste metamorfosi, sebbene non sempre repentine come quelle delle regioni emergenti, sono necessarie per rispondere all’evoluzione dei gusti, dei mercati e dei cambiamenti climatici. L’idea di un vino “iconico” potrebbe evocare l’immagine di un prodotto immobile e sacro, destinato alla venerazione, ma in realtà questi vini rappresentano un’evoluzione continua e dinamica. I produttori francesi, pur mantenendo vive le tradizioni secolari legate alle loro classificazioni, sono sempre pronti a ripensare metodi e pratiche per restare al passo con i tempi.

Borgogna e il fenomeno della premox

Un esempio emblematico di questa evoluzione è la Borgogna, una delle regioni vinicole più celebri del mondo. Tuttavia, anche qui non mancano le sfide. Tra i problemi più discussi c’è il fenomeno della “premox” (ossidazione prematura), che ha colpito i vini bianchi della Côte de Beaune, portando alcuni di essi a deteriorarsi precocemente. Questo problema, che ha iniziato a manifestarsi negli anni ’90, ha portato a una frustrazione tra i collezionisti e i produttori. Sebbene alcuni possano attribuire la causa al riscaldamento globale, è emerso che le annate più fresche non sono state immuni. Le teorie sul fenomeno sono varie, ma si tende a credere che fattori come:

  1. Uso di tappi di scarsa qualità
  2. Insufficiente quantità di solforosa
  3. Pratiche di vinificazione aggressive come il batonnage
  4. Uso inappropriato di legni

siano i principali colpevoli. Queste pratiche sono spesso il risultato della pressione di un mercato in continua evoluzione, che richiede vini pronti per il consumo immediato.

L’omologazione dei vini

Un altro aspetto preoccupante è l’omologazione dei vini, che si osserva assaggiando alla cieca i bianchi giovani di Borgogna. Molti di essi, specialmente quelli di produttori meno noti, tendono a somigliare troppo a vini di altre regioni del mondo. Meursault, in particolare, ha visto uno stile di vinificazione che ha raggiunto un’opulenza quasi eccessiva. Tuttavia, c’è un’inversione di tendenza in atto, come dimostra il caso di Nicholas Mefre del Domaine Michelot. Durante una recente masterclass a Roma, Mefre ha condiviso come stia abbandonando l’uso eccessivo del legno, riducendo la percentuale di barrique nuove dal 60% al 15% e introducendo tecniche innovative come l’uso di uova di ceramica per la vinificazione. I risultati sono vini che brillano per vitalità ed equilibrio, pronti per essere gustati senza timori di un declino prematuro.

Bordeaux: tradizione e innovazione

A Bordeaux, si assiste a una coesistenza di tradizione e innovazione. Mentre i chateau storici continuano a mantenere il loro prestigio, alcuni produttori meno noti si vedono costretti a reinventarsi in un mercato sempre più competitivo. Un esempio è lo chateau Palais Cardinal, che ha iniziato a vinificare in anfore italiane per diversificare la propria offerta. Questa mossa ha stravolto l’esperienza sensoriale tradizionale, portando a vini che sfuggono all’omologazione e rispondono a un desiderio di novità.

Napa Valley: un ritorno all’equilibrio

Non solo in Europa, ma anche nella Napa Valley, cuore della viticoltura californiana, si registra un’evoluzione significativa. I vini di alta fascia stanno diventando più eleganti e facili da bere, allontanandosi dallo stile massiccio che ha caratterizzato il passato. Le famiglie vinicole provenienti da tutto il mondo, inclusi investitori francesi e italiani come Antinori, hanno contribuito a questo cambiamento. Opus One, ad esempio, è un vino nato da una collaborazione tra Robert Mondavi e i baroni Rothschild di Château Mouton. Negli ultimi anni, c’è stata una transizione verso un approccio più minimalista alla vinificazione, con un’enfasi sull’equilibrio e la selezione di lieviti autoctoni. Le recenti annate di questo vino mostrano integrità e complessità, sfidando il cliché del vino americano pesante e opulento.

Attraverso queste trasformazioni, il mondo del vino continua a evolversi, rispondendo alle sfide contemporanee e mantenendo viva la tradizione. Mentre i grandi vini cambiano, il nostro palato si adatta, e le storie che raccontano diventano sempre più ricche e affascinanti.

Redazione Vinamundi

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