Negli ultimi anni, il mercato del vino mondiale ha affrontato sfide significative, con consumi in calo in molte aree del globo. Fattori come le difficoltà economiche di paesi chiave, l’aumento del salutismo, le tensioni internazionali e il cambiamento climatico hanno avuto un impatto notevole. Tuttavia, l’Italia sembra mantenere una certa resilienza. Nel 2023, le esportazioni di vino italiano hanno raggiunto i 7,7 miliardi di euro, e i dati Istat dei primi dieci mesi del 2024 mostrano una crescita del +5,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Questo scenario è stato al centro dell’attenzione durante “Grandi Langhe” 2025, un evento che ha avuto luogo a Torino, organizzato dal Consorzio dei Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e dal Consorzio del Roero, in collaborazione con Piemonte Land. La manifestazione ha riunito una vasta gamma di denominazioni vinicole piemontesi, consolidando il Piemonte come una delle regioni italiane di maggior prestigio nel panorama vinicolo mondiale, insieme a Toscana e Veneto.
La crescente varietà di vini italiani
Un aspetto interessante emerso durante l’evento è la crescente varietà di vini italiani che stanno guadagnando attenzione anche al di fuori delle tradizionali aree di produzione. Diverse realtà, in particolare dal Sud Italia, stanno iniziando ad affermarsi, offrendo vini che non solo sono affascinanti per i consumatori più esperti, ma che rappresentano anche un ottimo punto di ingresso per chi desidera approcciarsi per la prima volta al vino italiano, spesso a prezzi più accessibili.
Le testimonianze di vari buyers internazionali hanno messo in luce questa diversità e l’interesse crescente verso i vini piemontesi. Ecco alcuni dei punti salienti:
Brian Larky di Dalla Terra (Stati Uniti) ha sottolineato l’enorme mercato per il vino italiano, evidenziando il forte legame culturale tra Italia e America. I vini piemontesi, in particolare, stanno guadagnando una crescente popolarità tra i consumatori americani.
James Bube, Master Sommelier, ha confermato l’importanza del vino italiano nella sua zona di Chicago, notando come i clienti apprezzino non solo i grandi nomi ma anche i vini più informali, come Barbera, Dolcetto e Pelaverga.
Loic Monti di Valmonti (Canada) ha evidenziato che il Piemonte sta guadagnando terreno, specialmente con il Nebbiolo e i vini bianchi come Timorasso e Gavi.
L’importanza del turismo enogastronomico
Nel Regno Unito, Penelope Edwards di Cellar Door Wines ha messo in evidenza l’importanza del turismo enogastronomico per il successo dei vini italiani. La crescente popolarità del Piemonte come meta turistica ha favorito l’interesse per i suoi vini, rendendoli accessibili anche come scelta quotidiana, come dimostrano i successi di Langhe Nebbiolo e Nebbiolo di Alba.
Segnali positivi arrivano anche dai mercati del Nord Europa. In Svezia, Michael Mobach di Spring Wine & Spirits ha evidenziato come i vini italiani rappresentino una fetta significativa del mercato, con il Piemonte che emerge come una delle regioni in più rapida crescita. Niklas Bergqvist ha sottolineato come, nonostante le sfide economiche, i vini piemontesi stiano mantenendo un forte interesse, soprattutto nella fascia alta del mercato.
Opportunità di crescita nei mercati emergenti
Dall’Asia, i rappresentanti hanno sottolineato opportunità di crescita nei mercati emergenti. Alan Kwok di Hong Kong ha parlato della crescente domanda di varietà autoctone, mentre Le Hoang Khanh Vi dal Vietnam ha evidenziato l’interesse per vini di alta qualità come Barolo e Barbaresco. Stephanie Lee di Taiwan ha sottolineato la necessità di educare i consumatori sulla varietà dei vini italiani, dato che il mercato è ancora in fase di sviluppo.
Infine, Giovanni Orlotti Macias dal Messico ha espresso ottimismo per il futuro del vino italiano nel suo paese, notando come, dopo la pandemia, ci sia stata una crescita dell’interesse verso la diversità dei vini italiani, con una maggiore curiosità da parte dei consumatori.
Il panorama del vino italiano, con la sua ricchezza di varietà e qualità, continua a riscuotere un notevole successo sui mercati internazionali, promuovendo una cultura del vino che affonda le radici nella tradizione ma si apre a nuove opportunità e sfide.
