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Approfondimento

Gli americani preferiscono la birra al vino: il risultato dei sondaggi

L’annuale sondaggio di Gallup Consumption Habits sul consumo di alcolici vede quest’anno negli USA un ritorno all’allargamento del divario dei valori percentuali nelle preferenze tra birra e vino.

Detto in poche parole: la birra è ancora, di gran lunga, la bevanda alcolica preferita dagli americani, davanti a superalcolici e vino.

Se infatti lo scorso anno il vino aveva avvicinato la birra nelle preferenze di consumo – con 35% contro un 36% della birra – le percentuali tornano oggi ad allargarsi con la birra che ritorna al 37%, mentre il 31% indica gli spirits e solo il 29% il vino.

Le abitudini degli americani che variano dal sesso e dall’età

Preoccupa invece il calo costante della quota di wine lovers perché, tra il 2011 e il 2013il vino era stabilmente al secondo posto, ad un’incollatura dalla birra, e oggi è tornato, per la prima volta dal 1996, sotto al 30%, mentre i fan degli spirits hanno raggiunto la quota più ampia di sempre.

Foto | Pexels @HelenaLopes

Guardando in maniera più approfondita alle abitudini dei diversi target di consumatorigli uomini bevono birra con il doppio della frequenza delle donne che, da parte loro, indicano il vino come bevanda preferita nel triplo dei casi rispetto alla loro controparte.

La differenza tra uomini e donne si rendono più evidenti se si considerano i dati per età: netta preferenza per la birra tra i maschi tra i 18 e i 49 anni: il 62% a scapito del solo 15% per il vino e di un 21% per i liquori.

Passati i 50 anni il vino guadagna popolarità tra gli uomini, raggiungendo il 28% delle preferenze e rosicchiando ben 19 punti percentuali alla birra, scelta in questa fascia di età dal 43% degli uomini.

Ben diversa la simpatia delle donne per il vino: già al 45% tra i 18 e i 49 anni e che balza al 59% dopo i 50. L’apprezzamento della birra da parte delle donne parte invece da un 27% delle più giovani, per scendere fino al 17% nella seconda fascia di età presa in considerazione dallo studio di Gallup.

Mentre le percentuali tra bevitori e non bevitori sono vicine in entrambi i sessi, gli uomini dichiarano di bere di più, 6,2 bevande consumate nella settimana precedente all’intervista contro le 2,2 dalle donne.

Il 29% degli uomini ammette inoltre che ogni tanto eccede nel consumo di alcol, lo fa anche il 14% delle donne, mentre la percentuale nazionale a questo proposito è del 22%.

Parlando invece di reddito, i consumatori appartenenti ai gruppi a basso e medio reddito scelgono principalmente la birra come bevanda preferita, mentre i bevitori a reddito alto sono più equamente divisi nelle loro preferenze.

In media, negli USA i consumatori di alcolici sono poco meno di due terzi (62%) della popolazione, dato in linea con la media dei sondaggi Gallup che risalgono addirittura al 1939. Nella storia si è registrato un solo aumento consistente del consumo, tra il 1974 e il 1981, quando il 71% della popolazione USA consumava alcolici.

Il 79% degli americani nella fascia di reddito più alta (100.000 dollari ed oltre) consumano alcolici, mentre tra chi appartiene alla fascia di reddito più bassa (intorno ai 40.000 dollari) la propensione al consumo è del 53%,con quasi metà degli americani a basso reddito che, quindi, si astiene dal consumo di alcolici.

Tra chi non beve alcolici, il 24% dice di non sentirne il bisogno o il desiderio, e tra il 10% ed il 16% dice di non gradire gli alcolici, di ritenerli malsani, di avere paura delle conseguenze, di aver avuto una brutta esperienza passata con l’alcol, di non poter bere per motivi di salute o per motivi religiosi.

In media, i bevitori hanno riferito di aver bevuto quattro volte nell’ultima settimana, che, secondo Gallup, è il livello medio dal 1996. Un adulto statunitense su cinque che beve alcolici (19%) ha dichiarato di bere a volte più di quanto dovrebbe, il che è al di sotto della tendenza media del 23% a partire dal 1978.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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