L’aperitivo più che una bevanda può essere considerato un momento, in cui si celebra il relax, spesso in compagnia, dimenticando le preoccupazioni e allontanando lo stress dopo una giornata più o meno faticosa, ma può anche essere la soluzione ideale per un appuntamento non troppo serioso e amichevole. La moda dell’aperitivo è oggi molto praticata dagli italiani e la maggior parte ripete questo “rito irrinunciabile” almeno una volta a settimana.
I dati di Opus (On Premise User Study), analizzati nello studio di NielsenIq, evidenziano che in Italia, ovvero “la patria dell’aperitivo“, tre su quattro consumatori, frequentano locali almeno una volta al mese, fino ad arrivare ad una o due volte alla settimana.
“L’aperitivo è un’occasione fondamentale per i consumatori italiani: scelto da uno su quattro consumatori, in Italia, un notevole 50% dei consumatori visita i locali per aperitivo almeno una volta ogni tre mesi, e il 75% almeno una volta a settimana”, si legge nel documento.
Dal 26 al 28 maggio si celebra a Milano l‘Aperitivo Festival, dedicato proprio al rito dell’aperitivo. “L’aperitivo – spiega Federico Gordini, ideatore dell’evento – solo in Italia ha un valore di mercato che si è attestato sui 4,5 miliardi di euro nel 2019“.
La fascia oraria media in cui gli italiani fanno aperitivo va dalle 18.00 alle 21.00, il consumatore tipo è di sesso femminile e si colloca nella fascia di età che va dai 35 ai 54 anni.
Dove e quando nasce il rito dell’aperitivo
La moda dell’aperitivo si è sviluppata per la prima volta tra gli antichi romani nobili, che avevano l’abitudine di anticipare la cena con bevande alcoliche e stuzzichini.
Dal 1786, però, la moda iniziò a coinvolgere qualsiasi contesto sociale e culturale. L’aperitivo diventa famoso a Torino, dopo che Antonio Benedetto Carpano ideò il celebre Vermut, bevanda utilizzata appunto come aperitivo, che iniziò ad essere consumata per la sua versatilità e i costi contenuti. Il rito si espande velocemente nel resto del Nord Italia, tra i locali di Milano, Padova, Venezia e poi in tutta la regione. Le bevande sono quasi sempre accompagnata da stuzzichini salati, come pizzette, focaccine, olive, patatine, salumi ecc.
Quali sono gli aperitivi preferiti dagli italiani?
- Lo Spritz è l’aperitivo preferito dagli italiani. Nasce in Veneto a inizio ‘800 da un’invenzione dei soldati dell’Impero austriaco che risiedevano lì. Intorno agli anni ’30 venne presentato per la prima volta alla Fiera di Padova. Gli ingredienti classici sono: aperol, prosecco e soda, ma oggi esistono moltissime varianti.
- Hugo, nato nel 2005 dal barman di Naturno Roland Gruber, come alternativa allo spritz. Un mix di base di prosecco, sciroppo di fiori di sambuco (o di melissa), seltz (o acqua gassata) e foglie di menta;
- Mezzoemezzo Nardini
Il cocktail prende il nome dal famoso liquore aperitivo MezzoeMezzo, mixato insieme a soda e scorza di limone; - Il Bellini è nato anche questa volta, in Veneto ed è uno dei più famosi aperitivi. La ricetta originale prevede l’utilizzo di polpa e succo di pesca bianca veronese, schiacciata e non frullata e di prosecco;
- L’Americano sarebbe nato nel 1860 presso il Gaspare Campari’s bar a Milano. Gli ingredienti principali sono Campari, Soda e Vermut.