Giacenze di vino in Italia: un calo sorprendente a 56,9 milioni di ettolitri

Nell’ultima settimana, dal 11 al 17 gennaio 2025, il panorama vitivinicolo italiano ha registrato sviluppi significativi, con un focus particolare sulle giacenze di vino e iniziative che arricchiscono la cultura vinicola del Paese. I dati aggiornati sulle giacenze di vino nelle cantine italiane mostrano una flessione rispetto all’anno precedente, mentre l’attenzione si rivolge anche al riconoscimento del Marsala come Patrimonio dell’Umanità UNESCO. La crescente attesa per le nuove annate di Amarone e Vino Nobile di Montepulciano si fa sentire, mentre il Veneto pubblica un report dettagliato sulla sua viticoltura.

Ultimi dati sulle giacenze di vino in Italia

Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha recentemente rilasciato il report “Cantina Italia 2024”, che fornisce un’analisi delle giacenze di vino in Italia a fine dicembre 2024. Le statistiche rivelano che le cantine italiane ospitano 56,9 milioni di ettolitri di vino, con un aumento del 16% rispetto a novembre 2024, ma una diminuzione del 3,4% rispetto alla fine del 2023.

Analizzando i dettagli, si evidenzia che:
1. Il 55,1% del vino in giacenza è rappresentato da vini a Denominazione d’Origine Protetta (DOP).
2. Il 26,6% rientra nelle Indicazioni Geografiche Protette (IGP).
3. La distribuzione geografica mostra che il 59,6% delle giacenze è nelle regioni settentrionali, il 18,4% nelle regioni meridionali, il 14,8% nelle regioni centrali e il 7,2% nelle Isole.

Le regioni con le maggiori giacenze includono:
Veneto: oltre 15,6 milioni di ettolitri (27,4% del totale)
Emilia Romagna: oltre 6,2 milioni di ettolitri (11%)
Puglia: 6 milioni di ettolitri (10,7%)

La candidatura del Marsala a Patrimonio UNESCO

Un’importante novità è l’avvio dell’iter per il riconoscimento del Marsala come Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Questo vino liquoroso siciliano è parte di una candidatura congiunta che include altri vini fortificati iconici come Madeira, Sherry, Porto e Samos. La “Sun Belt Zone”, che comprende le aree vitivinicole di Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Turchia, è nota per il clima favorevole alla produzione di vini ricchi di zuccheri.

Il 16 gennaio 2025 si è tenuto a Marsala un incontro cruciale tra i rappresentanti dei consorzi dei vini coinvolti, dove è stato firmato un protocollo per avviare le operazioni preliminari di candidatura. Durante l’incontro, si è sottolineata l’importanza di creare una rete tra i produttori per preservare il patrimonio enologico e culturale e promuovere questi vini sui mercati internazionali.

Amarone Opera Prima 2025: celebrazione dei 100 anni

Un altro evento di grande rilevanza nel calendario vitivinicolo italiano è l’“Amarone Opera Prima”, che si terrà dal 31 gennaio al 2 febbraio 2025 a Verona. Questo evento annuale, giunto alla 21ª edizione, celebra i vini della Valpolicella e avrà un significato particolare poiché segnerà il centenario del Consorzio Tutela Vini Valpolicella, fondato nel 1925. Durante la manifestazione, verrà presentata l’annata 2020 dell’Amarone, molto attesa dagli appassionati.

La manifestazione promette di attrarre un grande pubblico, con la partecipazione di oltre 74 aziende vinicole e 106 giornalisti provenienti da 26 nazioni. L’Amarone è uno dei vini più rappresentativi d’Italia e la sua presentazione è sempre un evento di grande richiamo per il settore enologico.

Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano

Non meno significativo è l’evento “Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano”, che avrà luogo tra il 2 e il 3 febbraio presso la Fortezza Medicea di Montepulciano. Durante questa occasione, verrà presentata l’annata 2022 del Vino Nobile e la Riserva 2021. La vendemmia del 2022 ha mostrato una qualità eccezionale, con uve che hanno raggiunto una maturazione ottimale e uno stato sanitario eccellente.

Inoltre, l’evento offrirà l’opportunità di scoprire la nuova tipologia di D.O.C.G. Vino Nobile di Montepulciano con menzione Pieve, un riconoscimento che sottolinea ulteriormente la qualità e la tradizione di questo vino toscano.

La situazione vitivinicola in Veneto

Infine, un report di Veneto Agricoltura ha rivelato che nel 2024 la superficie vitata è aumentata del 2,3% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 103.500 ettari. Questo incremento è accompagnato da una produzione di 11,6 milioni di ettolitri e 13,7 milioni di quintali di uva, in crescita dello 0,7%. Tuttavia, il prezzo delle uve ha registrato un calo, a causa di un aumento dell’offerta, con un prezzo medio di circa 0,66 €/kg, influenzando in particolare le uve destinate alla produzione di Amarone e Recioto.

Queste notizie offrono uno spaccato del dinamico mondo del vino in Italia, caratterizzato da una continua evoluzione e da un forte legame con il territorio. La viticoltura italiana si prepara ad affrontare le sfide future, mantenendo viva la tradizione e l’innovazione che la contraddistinguono.

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