Il ghiaccio nel vino… non è più tabù, ma solo se scegli la forma di ghiaccio giusta. Ecco quale

Seduti al bar per l’aperitivo o al ristorante per una golosa cena lo abbiamo visto fare più volte, soprattutto dagli stranieri in cerca di frescura: mettere il ghiaccio nel vino per rinfrescarlo. Orrore! Le facce degli italiani puristi sono sempre le stesse, quelle di qualcuno tradito nel profondo. Eppure, quella del ghiaccio nel vino non è più un’abitudine proibita, ma anzi è diventata un trend che spopola sempre di più. Ovviamente, con qualche dettame da rispettare.

Non tutto il ghiaccio, infatti, può essere utilizzato. Scopriamo quale è adatto da mettere nel vino.

Il ghiaccio nel vino… non è più tabù, ma solo se scegli la forma di ghiaccio giusta. Ecco quale

Oltre al classico bicchiere di vino rosato, ora è di moda aggiungere ghiaccio anche ai calici di vino bianchi e rossi o, ancora più spesso, negli spumanti. Ebbene sì, adesso è ufficialmente consentito dagli esperti – ed è davvero alla moda – fare quello che fino a poco tempo fa era considerato un gesto sfacciato e quasi indecente. Nei locali vedremo infatti sempre più avventori sorseggiare il vino con ghiaccio su specifica richiesta del cliente (e raramente per proposta del personale di sala che tende a vedere questa svolta ancora con diffidenza).

Foto di un secchiello con una bottiglia di vino e il ghiaccio
Foto | Unsplash @ZeroTake – Vinamundi.it

L’aggiunta di ghiaccio non è necessariamente una critica al vino o alla temperatura di servizio (troppo spesso viene sottovalutata), ma può essere semplicemente una preferenza dovuta al gran caldo che sta attraversando l’Italia, lasciando tutti assetati e in cerca di facile rinfresco. Ovviamente il ghiaccio non aiuta il sapore del vino e tende a diluirlo molto rapidamente, soprattutto scegliendo il formato sbagliato.

Se vogliamo sorseggiare il vino col ghiaccio, ma senza rovinarne tutte le proprietà organolettiche, dobbiamo assolutamente scegliere cubetti di ghiaccio della forma giusta, che si sciolga meno lentamente e annacqui con meno facilità il nostro vino. Il formato giusto lo utilizzano da sempre gli esperti di mixology, che optano per cubi di grandi dimensioni, più resistenti allo scioglimento. Il ghiaccio tritato, invece, è bandito e serve solo per raffreddare i bicchieri, ma deve essere scartato prima di versarci il vino.

Se al bar possiamo richiedere i grossi cubi, che fare quando siamo a casa e vogliamo del ghiaccio nel vino? L’ideale sarebbero gli stampi in silicone apposito in vendita su Amazon a pochissimi euro. Oppure, possiamo  realizzarne di simili utilizzando i bicchierini di plastica riciclabile o cartone che si trovano nelle macchinette del caffè in molti uffici e luoghi pubblici. Basta riempirli con acqua minerale naturale, coprirli con pellicola trasparente per gli alimenti così da evitare possibili odori indesiderati e metterli nel freezer.

Insomma, non dobbiamo più aver timore di sperimentare e di rinfrescare il vino con il ghiaccio. Ma, ricordate, la scelta dei cubetti giusti fa davvero la differenza. È assolutamente essenziale.

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