L’arte gelatiera italiana, simbolo di eccellenza e tradizione, è al centro di un acceso dibattito dopo la recente premiazione ai Maestri dell’arte della cucina italiana. Durante l’evento, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha premiato Carlotta Fabbri, responsabile di Fabbri 1905, come “Maestro dell’arte della gelateria italiana”. Tuttavia, questo riconoscimento ha suscitato forti critiche tra i gelatieri artigianali, che vedono in questa scelta un’incomprensione delle reali dinamiche del settore.
le critiche alla premiazione
Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza di rendere merito a chi contribuisce alla reputazione culinaria dell’Italia. Tuttavia, molti esperti del gelato artigianale, come Gianfrancesco Cutelli, hanno espresso il loro disappunto. “Premiare chi si occupa di marketing all’interno di un’industria di semi lavorati non ha senso”, ha affermato Cutelli, evidenziando che il premio dovrebbe andare a chi lavora direttamente nella produzione artigianale del gelato.
Cutelli ha tracciato un parallelo provocatorio, suggerendo che se il premio per la cucina fosse andato a Barilla invece che a Bottura, ci sarebbero state reazioni simili. Questo confronto mette in luce la questione dell’identità e del valore del gelato artigianale, rischiando di essere sminuito da scelte come quella fatta in questa cerimonia.
la voce dei gelatieri
Un altro gelatiere noto, Peppe Flamingo, ha commentato: “Premiare la responsabile marketing di Fabbri è come premiare Buitoni per la pizza”. Flamingo ha evidenziato come questa scelta possa influenzare negativamente l’immagine del gelato artigianale, facendo credere ai consumatori che tutti i gelatieri utilizzino solo basi pronte. “La colpa è nostra, che da anni non ci facciamo sentire e non difendiamo il nostro lavoro”, ha aggiunto.
Stefano Ferrara, un altro gelatiere, ha sostenuto che la professione non riceve il rispetto che merita. “Non è sufficiente mescolare latte, panna e zucchero per fare un gelato”, ha dichiarato Ferrara, sottolineando la necessità di una formazione adeguata nel settore. Inoltre, ha espresso il desiderio di maggiore dignità per il lavoro dei gelatieri, sottolineando che la categoria non è stata in grado di unirsi per difendere i propri interessi.
i candidati alternativi
Ma chi sarebbero stati i giusti candidati per questo premio? Cutelli ha suggerito alcuni nomi di gelatieri artigiani che avrebbero meritato il riconoscimento, tra cui:
- Angelo Grasso
- Antonio Cappadonia
- Paolo Brunelli
“Sarebbe stato più sensato premiare un piccolo artigiano delle Madonie piuttosto che Carlotta Fabbri”, ha affermato Cutelli, evidenziando il valore del lavoro artigianale locale rispetto a quello industriale.
Antonio Cappadonia ha espresso incredulità per la decisione di premiare Fabbri, considerandola una gaffe delle istituzioni. Ha sottolineato che l’arte della gelateria richiede competenze specifiche e non può essere ridotta a un semplice ruolo di marketing.
La controversia sollevata dal premio a Carlotta Fabbri ha messo in luce un problema più grande nel mondo del gelato artigianale: la necessità di una maggiore tutela e riconoscimento per i veri artigiani. È fondamentale che ci sia un dialogo aperto e costruttivo tra tutti gli attori coinvolti, per garantire che l’arte della gelateria continui a prosperare e a ricevere il merito che merita.