Negli ultimi anni, la friggitrice ad aria ha conquistato un posto di rilievo nelle cucine italiane, diventando uno degli elettrodomestici più apprezzati e ricercati dai consumatori. Secondo l’Osservatorio annuale dei consumi di Findomestic, nel 2024 le vendite di friggitrici ad aria sono aumentate del 30,2%, consolidando la loro posizione nel mercato degli elettrodomestici. Questo fenomeno non è solo una questione di vendite, ma riflette anche un cambiamento nelle abitudini alimentari e nei comportamenti di consumo degli italiani.
Fino a poco tempo fa, la friggitrice ad aria era considerata un prodotto di nicchia. A distanza di venti anni dal suo debutto in Italia, il panorama è cambiato radicalmente. Inizialmente, la friggitrice ad aria non aveva avuto successo, ma grazie a un significativo upgrading tecnologico e a un marketing più incisivo, è riuscita a conquistare il cuore dei consumatori. Oggi, le ricerche online su questo prodotto superano le 43.000 nei primi otto mesi del 2024, contro le 7.000 per le friggitrici tradizionali, secondo i dati di Trovaprezzi.it.
La competizione nel settore è diventata sempre più agguerrita, in particolare nel canale online. Fabio Di Natale, senior category manager di Haier Europe, spiega che la crescente concorrenza ha portato a una riduzione dei prezzi medi e a un’ulteriore segmentazione del mercato. Il focus si è spostato verso l’innovazione tecnologica, con una particolare attenzione all’efficienza energetica e alla qualità dei materiali utilizzati. Modelli versatili, come quelli che offrono la funzione di slow cooking, stanno guadagnando popolarità, così come gli accessori facili da pulire, compatibili con la lavastoviglie.
L’entusiasmo per la friggitrice ad aria ha spinto anche le aziende alimentari a innovare. Sempre più marchi stanno lanciando prodotti specificatamente formulati per essere utilizzati in questo elettrodomestico. Alcuni esempi includono:
Queste aziende hanno iniziato a evidenziare sulle confezioni la dicitura “ideali per friggitrice ad aria” o “perfetti in AirFryer”. Queste etichette non sono solo un modo per attrarre l’attenzione dei consumatori, ma rappresentano anche una strategia di marketing per rispondere a un cambiamento radicale nelle abitudini culinarie.
Il successo della friggitrice ad aria è legato a diverse esigenze dei consumatori moderni. Oltre a garantire una cottura più veloce e salutare, questo elettrodomestico risponde a preoccupazioni ambientali, contribuendo a ridurre il consumo di energia. Le famiglie italiane, sempre più piccole, possono cucinare porzioni più piccole senza sprecare cibo, e ciò è diventato un aspetto fondamentale in un’epoca in cui la sostenibilità è al centro del dibattito pubblico.
Inoltre, la friggitrice ad aria consuma meno energia di un forno tradizionale, risultando più economica e conveniente, soprattutto in un periodo di rincari record per le materie prime. Adriano Mantova, direttore generale di Compagnia alimentare italiana, sottolinea che le famiglie italiane gettano annualmente tra 2 e 3 milioni di quintali di olio usato per friggere. Questo dato, unito all’aumento dei costi degli oli, rende la friggitrice ad aria un’opzione ancora più allettante.
Un esempio significativo è rappresentato dalla food blogger Benedetta Rossi, che ha collaborato con Kasanova per lanciare una linea di prodotti dedicati all’uso delle friggitrici ad aria. Anche Cameo ha intrapreso un percorso simile, scegliendo Benedetta Rossi come ambassador per il lancio di nuovi prodotti, come il lievito istantaneo per friggitrice ad aria, che ha già venduto oltre 2,5 milioni di bustine.
In sintesi, il boom delle friggitrici ad aria ha innescato un circolo virtuoso che coinvolge non solo gli elettrodomestici, ma anche il settore alimentare in generale. Con un’offerta sempre più diversificata e mirata, le aziende stanno rispondendo a una domanda in forte espansione, creando prodotti che rispondono alle esigenze specifiche dei consumatori e che si integrano perfettamente con le nuove abitudini culinarie. Non è solo una moda passeggera, ma un cambiamento significativo nel modo di cucinare e consumare alimenti, promettendo di rimanere una costante nelle cucine italiane per gli anni a venire.
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