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Frescobaldi: la strategia audace di sacrificare ricavi per rimanere competitivi

Durante la giornata inaugurale di Vinitaly 2025, il presidente dell’Unione Italiana Vini (Uiv), Frescobaldi, ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla situazione del mercato vinicolo italiano negli Stati Uniti. Le sue dichiarazioni sono arrivate in un momento critico, quando i distributori americani hanno iniziato a inviare lettere comunicando che non sono disposti ad accettare alcun sovraprezzo sui vini italiani. Questo scenario ha portato a una crescente tensione tra i produttori e i distributori, con Frescobaldi che ha evidenziato l’importanza di trovare un equilibrio per garantire la stabilità dei prezzi al consumo.

La bagarre sui ricavi

Frescobaldi ha sottolineato che la situazione attuale ha creato una vera e propria “bagarre” su chi dovrà assumersi la responsabilità dei minori ricavi. Secondo lui, le imprese italiane devono resistere alla tentazione di cedere e, piuttosto, devono utilizzare la propria forza commerciale per tutelare un prodotto che contribuisce significativamente alla catena commerciale statunitense. “Uiv ritiene che tutta la catena – dalla produzione al punto vendita – debba sacrificare parte dei ricavi per garantire listini invariati al punto vendita”, ha dichiarato Frescobaldi, avvertendo che il contrario potrebbe portare all’uscita dal mercato di molte realtà del settore.

L’impatto economico del mercato statunitense

Questa strategia di “sacrificio” è stata quantificata dall’Osservatorio Uiv in un importo annuale stimato di 323 milioni di euro, un dato che riguarda circa 480 milioni di bottiglie spedite oltreoceano. Questo è un segnale preoccupante, particolarmente alla luce dell’importanza che il mercato statunitense riveste per i vini italiani. Infatti, gli Stati Uniti rappresentano il 24% del totale dell’export dei vini italiani, posizionandosi come il paese produttore europeo maggiormente esposto, se paragonato alla Francia, che si attesta al 20%, e alla Spagna, al 11%.

Frescobaldi ha anche espresso speranza che il Governo italiano possa intervenire a livello europeo per difendere le ragioni del settore vinicolo. Ha sottolineato l’importanza del dialogo e della trattativa, esprimendo il timore che si possa ripetere l’esperienza vissuta dai vini francesi nel 2020. In quell’anno, a causa di tariffe extra del 25%, il business dei vini francesi ha subito un calo del 28% in valore. Frescobaldi ha quindi offerto la disponibilità dell’Uiv a collaborare con il Governo per descrivere in dettaglio le dinamiche emergenti lungo la catena commerciale.

La strategia per il futuro

Un altro aspetto da considerare è l’impatto economico dei vini d’importazione negli Stati Uniti. Nel 2024, i vini italiani hanno registrato vendite per quasi 2 miliardi di euro, e questo mercato ha dimostrato di avere un effetto moltiplicatore sull’economia americana. Ogni dollaro speso in vini italiani genera un ritorno economico di 4,5 dollari per l’economia statunitense. Questo evidenzia non solo l’importanza culturale dei vini italiani, ma anche il loro ruolo cruciale nell’economia globale.

In questo contesto, la strategia di Frescobaldi appare come una mossa necessaria per tutelare il settore vinicolo italiano. La capacità di mantenere la stabilità dei prezzi al consumo gioca un ruolo fondamentale nel garantire la competitività dei vini italiani sul mercato statunitense. L’industria vinicola italiana ha una lunga storia di qualità e tradizione, e la sua reputazione è stata costruita con anni di lavoro e impegno. Pertanto, è essenziale che le imprese non solo si adattino alle nuove sfide, ma che si uniscano per affrontarle in modo collettivo.

In un panorama commerciale sempre più complesso, la comunicazione e la collaborazione tra produttori, distributori e istituzioni sono vitali. La capacità di adattarsi alle richieste del mercato senza compromettere la qualità è una sfida continua. Frescobaldi ha messo in evidenza che è fondamentale mantenere un dialogo aperto con le parti interessate per trovare soluzioni che possano soddisfare tutte le esigenze. Solo attraverso un approccio collaborativo sarà possibile superare le attuali difficoltà e garantire un futuro sostenibile per il settore vinicolo italiano.

In definitiva, le parole di Frescobaldi risuonano come un appello alla resilienza e alla solidarietà all’interno del settore vinicolo. In un momento in cui la pressione sui prezzi è in aumento, la capacità di trovare un terreno comune tra tutti gli attori coinvolti potrebbe essere la chiave per garantire la sopravvivenza e la prosperità del vino italiano nei mercati internazionali. La sfida non è solo economica, ma anche culturale, poiché il vino è un simbolo dell’identità italiana e della sua tradizione secolare.

Redazione Vinamundi

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