Franciacorta Satèn, le caratteristiche
Prima di addentrarci nel dettaglio del Franciacorta Satèn, è utile dedicare alcune riflessioni all’origine del nome di questa speciale categoria di spumanti: la Franciacorta è un’area della Lombardia, precisamente una regione vitivinicola estesa su circa 200 km quadrati e suddivisa in 19 comuni nella provincia di Brescia, vicino al lago d’Iseo. Questa zona è particolarmente adatta alla viticoltura, grazie alle brezze del lago e a un microclima e sottosuolo ideali per la coltivazione della vite.
La denominazione “Franciacorta” è stata adottata nel 1967 come DOC e, dal 1995, è riconosciuta come Franciacorta DOCG, testimoniando un forte legame con il territorio e la tradizione.
La Franciacorta non è solo famosa per i suoi vini ma è anche un’area con una ricca storia; il suo nome deriva dai monaci benedettini che si stabilirono nella regione in epoca medievale. Per approfondire, si può indagare su: Perché si chiama Franciacorta.
- Franciacorta non millesimati: almeno 18 mesi
- Franciacorta Satèn e Rosè: almeno 24 mesi
- Franciacorta millesimato, Rosè millesimato e Satèn millesimato: almeno 30 mesi
- Franciacorta riserva, Rosè riserva, Satèn riserva: almeno 60 mesi
Che cos’è dunque il Franciacorta Satèn? Il termine “Satèn” si distingue nel panorama del Franciacorta, catturando l’interesse dei consumatori grazie alla sua unicità.
Mentre altri termini sono immediatamente comprensibili, Satèn si presenta come una novità esclusiva di questa raffinata bollicina italiana.