L’armoniosa fusione tra vino e formaggi erborinati è un’esperienza gustativa che celebra la complessità dei sapori e il piacere della degustazione. Ecco che allora qui di seguito ti aiuteremo a creare gli abbinamenti migliori!
I formaggi erborinati: le caratteristiche e gli abbinamenti
I formaggi erborinati si distinguono per la presenza di muffe, solitamente di colore verde o blu, che conferiscono loro un sapore e un profumo deciso.
Queste muffe, come il Penicillium Roqueforti o il Penicillium Glaucum penetrano nel formaggio durante la fase di lavorazione e maturazione, creando le classiche venature blu-verdi che sono la loro firma distintiva.
Le caratteristiche principali dei formaggi erborinati includono una consistenza cremosa e burrosa, un sapore complesso che spazia dal dolce al piccante e un aroma deciso che può variare da leggermente terroso a pungente. Queste qualità rendono i formaggi erborinati una scelta intrigante per gli amanti del formaggio e del vino.
Non a caso il nome erborinato deriva da erborin che, in dialetto milanese, significa prezzemolo, proprio perché le sue tipiche striature ricordano il colore del prezzemolo.
Tra i formaggi erborinati più conosciuti ci sono i francesi Bleu d’Auvergne e Roquefort, l’inglese Blue Stilton o i nostri Gorgonzola, Blue D’Aoste e Castelmagno.
La scelta di servire i formaggi erborinati come antipasto o a fine pasto dipende dall’esperienza gastronomica che si desidera offrire: come antipasto, i formaggi erborinati posso essere presentati con marmellate, noci e frutta secca e risulta un’opzione che consente ai commensali di gustare i formaggi in modo più informale e di aprirsi al piacere del loro sapore deciso.
Meglio puntare su vini rossi corposi, morbidi e di ottima alcolicità per bilanciare le sensazioni piccanti o la dolcezza del formaggio. Con i formaggi piccanti vanno evitati vini eccessivamente tannici perchè il mix tannino-note piccanti genera una sensazione amara al palato non troppo gradevole.
Per questo motivo, ti consigliamo un rosso che esprime morbidezza e, allo stesso tempo, freschezza per sgrassare il palato; moderata tannicità e, nel contempo, grande corpo, struttura e alcolicità. Il vino in questione è la Bonarda Frizzante Violino Paravella.
Si può anche abbinare un vino bianco al formaggio erborinato: ad esempio con il Gorgonzola, ricco di profumi con tendenza dolce, cremoso e piuttosto grasso.
Nel panorama enologico italiano esistono vini dall’aromaticità spiccata, in grado di manifestare freschezza e vivacità per mitigare la sensazioni grasse del cibo, comunque morbidi, densi e di buon corpo per bilanciare la tendenza dolce del formaggio e per pareggiarne la struttura.
Un esempio? Il Gewürztraminer Joseph Hofstätter, anche in versione dolce con il Gewürztraminer Spätlese Vendemmia Tardiva Hofstätter quando invece il formaggio erborinato è piccante!