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Ferrari Trento è il campione del mondo delle bollicine

Ferrari Trento ha vinto il campionato mondiale delle bollicine, aggiudicandosi l’ambito titolo di Sparkling Wine Producer of the Year all’interno del The Champagne & Sparkling Wine World Championships, ottenendo ben nove medaglie d’oro che gli ha permesso di collocarsi al primo gradino del podio.

Ferrari Trento è il campione mondiale delle bollicine

The Champagne & Sparkling Wine World Championships si è tenuto a Londra ed è considerata la manifestazione più importante del settore delle bollicine, una sorta di Mondiale dello Spumante.

Foto | Instagram https://www.instagram.com/ferraritrento/ – Vinamundi.it

A fondare questo evento è stato Tom Stevenson, mentre il tavolo della giuria era composto da Essi Avellan George Markus, nomi assai noti nel mondo dell’enologia.

In questa edizione 2023, la cantina Ferrari Trento è riuscita ad aggiudicarsi nove medaglie d’oro e tre medaglie d’argento, primeggiando così fra più di mille etichette provenienti da 19 paesi.

Ma c’è di più per cui festeggiare: Ferrari Trento ha vinto questo premio per la terza volta di fila, nonché per la sesta volta in 10 anni.

Proprio Tom Stevenson ha commentato questa nuova vittoria di Ferrari Trento ribadendo che è il terzo anno di fila che la cantina vince il titolo di Sparkling Wine Producer of the Year, la sesta vittoria in dieci anni. Queste le sue parole: “Questo incredibile risultato lo rende il produttore di bollicine di maggior successo del pianeta!”.

L’etichetta fa parte del movimento Trentodoc che è arrivata a un importante traguardo in questo concorso poiché è la prima denominazione italiana per quanto riguarda il numero di medaglie, avendo collezionato ben 26 medaglie d’oro e 35 medaglie d’argento.

Matteo Lunelli, presidente e CEO di Ferrari Trento, ha spiegato che questo risultato è un riconoscimento per la vocazione del territorio trentino e rende onore all’impegno delle cantine che, insieme a Ferrari Trento, hanno contribuito a far nascere la denominazione e che ancora contribuiscono alla sua costante crescita sia per quanto riguarda la quantità che la qualità.

Lunelli ha poi continuato sottolineano che gli ha fatto estremamente piacere il fatto che le etichette simbolo della loro Casa, più precisamente il Ferrari Brut e il Ferrari Maximum Blanc de Blancs, abbiano ottenuto una medaglia d’oro.

Attenzione però: la premiazione vera e propria non è ancora andata in scena. La tradizionale cerimonia di premiazione, infatti, si terrà sempre a Londra il prossimo 2 novembre. Durante la cerimonia, poi, verranno anche svelati i premi per lo stile e per l’area geografica.

Ferrari Trento, per tutti Ferrari quello dello spumante, è il brand di vino italiano più noto secondo la ricerca di Italy Wine Landscape 2021.

Primo posto con un indice di notorietà (Brand Awareness Index) pari a 100 e un indice complessivo (Brand Power Index) pari a 97.

È una conferma, nella classifica del Wine Brand Power Index, che misura la notorietà dei principali marchi di vino italiani attraverso una approfondita analisi condotta sui consumatori regolari di vino italiani da Wine Intelligence, società inglese di ricerche di mercato e consulenza specializzata nel mondo del vino.

Ferrari ha anche il più alto Purchase Index (l’indice che misura la frequenza e l’intenzione di acquisto), pari a 96, e un elevato Connection Index (livello di propensione a essere consigliato ad altri consumatori), pari a 95.

“Essere riconosciuti come il marchio di vino più forte in Italia è una conferma significativa che arriva in un anno ricco di soddisfazioni (…) Premi e riconoscimenti da parte dei più autorevoli opinion leader di settore sono naturalmente molto importanti, ma ancora di più lo è l’apprezzamento dei nostri clienti, spesso fedelissimi, e di tutti gli appassionati, che non solo conoscono e scelgono i nostri Trentodoc, ma li raccomandano ad amici e parenti, come emerge dai risultati della ricerca di Wine Intelligence”.

Pierpaolo Penco, Country Manager per l’Italia di Wine Intelligence, spiega: “L’indice misura la salute di un marchio vinicolo attraverso diversi indicatori: la consapevolezza del consumatore, l’acquisto ricordato, l’intenzione di acquisto futuro e la connessione del consumatore con il marchio, in base alla loro volontà di raccomandarlo ad altri e dal livello in cui ritengono che il marchio sia giusto per persone come loro”.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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