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Fausto Maculan: il rivoluzionario dei vini dolci

Nel panorama vinicolo italiano, i vini dolci spesso vengono considerati un semplice accompagnamento per dessert e pasticceria, piuttosto che come protagonisti a tutto pasto. Fausto Maculan e le sue figlie Angela e Maria Vittoria, a capo della storica cantina di Breganze, si pongono in netta contrapposizione a questo pregiudizio, lanciando una sfida alle convenzioni enogastronomiche e proponendo una nuova visione sui vini dolci.

Fausto Maculan si è guadagnato la reputazione di “mythbuster” nel mondo del vino dolce, non soltanto per i suoi vini di alta qualità, ma anche per il suo approccio innovativo all’abbinamento cibo-vino. L’obiettivo di Maculan è quello di abbattere la rigida dicotomia tra dolce e salato, promuovendo l’idea che i vini dolci possano avere la stessa dignità e versatilità dei vini secchi. Negli anni, ha collaborato con chef di fama, come Daniel Canzian, per creare esperienze gastronomiche che sfidano le convenzioni tradizionali.

Il premio Maculan e le nuove frontiere del gusto

Il loro progetto più recente, che culmina nel Premio Maculan, celebra i migliori abbinamenti tra vini dolci e piatti salati. Questo concorso, che torna dopo cinque anni, è un’importante occasione per mettere in luce le possibilità di abbinamento inedite e stimolanti, in contrasto con l’idea tradizionale che i vini dolci debbano essere serviti solo alla fine di un pasto. Canzian, che assumerà il ruolo di presidente di giuria, sottolinea l’importanza di superare gli schemi classici, ricordando come in alcune regioni francesi, come l’Alsazia, sia comune abbinare vini dolci a piatti salati anche per l’aperitivo.

La produzione di vini dolci di alta qualità

Maculan produce quattro vini dolci, un numero che potrebbe sembrare elevato, ma che riflette una scelta consapevole e una tradizione radicata. Già nel 1500, i vini dolci erano apprezzati e considerati un simbolo di prestigio e ricchezza, un’eredità che Maculan continua a portare avanti. “Il vino dolce è nella storia di queste terre”, afferma Fausto, “e spesso viene frainteso come eccessivo, ma questa percezione nasce da una mancanza di conoscenza.”

I vini dolci di Maculan si contraddistinguono per la loro complessità e freschezza, risultando raramente stucchevoli se ben bilanciati da acidità e struttura. La cantina, fondata nel 1947 da Giovanni Maculan, ha visto una trasformazione radicale sotto la guida di Fausto, che ha ridotto la produzione per concentrarsi sulla qualità. È lui che ha introdotto il Torcolato, un passito di vespaiola che è diventato simbolo della DOC Breganze, insieme al Fratta, un blend di cabernet e merlot che ha conquistato i mercati internazionali.

Esempi di abbinamenti innovativi

Oggi, Maculan si estende su 48 ettari di vigneti, producendo circa 650.000 bottiglie all’anno, distribuite in oltre 40 paesi. I vini sono caratterizzati da un’eleganza e una struttura che sorprendono, senza mai risultare eccessivi. La sfida di Maculan si traduce in un menu innovativo creato con Daniel Canzian, dove i vini dolci vengono abbinati a piatti salati, rompendo le norme tradizionali.

Ecco alcuni esempi di abbinamenti:

  1. Dindarello 2023: un moscato giallo in purezza, con un bouquet aromatico intenso, si abbina perfettamente a una crostatina di mais al “ragù Ada”.
  2. Torcolato: ottenuto da uve vespaiola appassite, si sposa magnificamente con la zucca cotta al forno con Asiago stravecchio.
  3. Acininobili: un passito potente, ideale con piatti ricchi come faraona e foie gras.
  4. Madoro: un blend di cabernet sauvignon e marzemina, si presenta con note di prugna e cacao, perfetto con anatra all’arancia.
  5. Fratta: un rosso elegante che sorprende in abbinamento con lingotto al cioccolato.

La storia e l’evoluzione della cantina Maculan non rappresentano solo un viaggio personale per Fausto e la sua famiglia, ma anche una missione per ridefinire la percezione dei vini dolci nel contesto gastronomico contemporaneo. Con la loro opera, Maculan non solo celebra la tradizione, ma invita tutti a esplorare nuove frontiere di gusto e abbinamento, rendendo omaggio a un patrimonio vinicolo che merita di essere riscoperto e valorizzato.

Redazione Vinamundi

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