La famiglia Cerea, nota per il suo ristorante tristellato Da Vittorio, sta intraprendendo un progetto ambizioso che promette di arricchire il panorama gastronomico italiano attraverso un dialogo diretto con i talenti culinari degli Stati Uniti. Con il titolo “US IS US”, la famiglia Cerea intende creare un ponte tra la tradizione gastronomica lombarda e le innovative espressioni culinarie che caratterizzano la scena del fine dining negli Stati Uniti.
La ristorazione statunitense è un mosaico di culture e tradizioni che si sono intrecciate nel corso degli anni, dando vita a piatti sorprendenti e creativi. Questo affascinante caleidoscopio di identità gastronomiche offre ai ristoratori italiani l’opportunità di esplorare nuove frontiere e reinterpretare le loro ricette classiche. Per questo motivo, la famiglia Cerea ha deciso di avviare un confronto creativo con tre chef americani di spicco, ognuno con un proprio stile distintivo e un bagaglio di esperienze da condividere.
La prima collaborazione: Victoria Blamey
La prima “puntata” di questo progetto ha visto l’arrivo a Brusaporto, sede del ristorante Da Vittorio, della chef Victoria Blamey, originaria del Cile e ora residente a New York. Blamey è la fondatrice del ristorante Blanca, che ha guadagnato rapidamente fama e riconoscimenti, posizionandosi al secondo posto nella classifica dei 100 migliori ristoranti stilata dal critico gastronomico Pete Wells del New York Times. La chef porterà a Brusaporto alcuni dei suoi piatti iconici, reinterpretando anche due classici della tradizione Cerea:
- L’Uovo all’Uovo
- Gli Spaghetti di tonno con bagnacauda e crumble di pistacchi
Questi incontri non si limitano a una semplice collaborazione tra chef, ma rappresentano una vera e propria celebrazione della creatività e della capacità di osare in cucina. “US IS US” si presta a una duplice interpretazione: da un lato, sottolinea l’individualità di ciascun chef, dall’altro evidenzia come le collaborazioni possano arricchire l’idea di cucina e avvicinare ulteriormente alla vivace scena gastronomica americana.
L’importanza della contaminazione culturale
L’idea di partire da New York non è casuale. La Grande Mela è da sempre un crocevia di culture, un luogo dove le diverse identità gastronomiche si mescolano e si arricchiscono a vicenda. La cucina newyorkese ha saputo rompere gli schemi tradizionali dell’alta cucina europea, abbracciando la contaminazione e reinterpretando i piatti in chiave contemporanea. Questo approccio audace ha permesso a chef come Blamey di emergere e di conquistare un pubblico sempre più vasto, contribuendo a ridefinire la concezione stessa del fine dining.
Espansione del progetto
L’iniziativa “US IS US” non si limiterà a New York; la famiglia Cerea ha già in programma di espandere il progetto a Miami e Los Angeles. Queste città, famose per le loro scene culinarie vivaci e innovative, offriranno ulteriori opportunità di scambio e collaborazione. Gli scouting sono già in corso per individuare chef di alto livello con cui instaurare nuove relazioni creative, continuando così il dialogo tra le tradizioni gastronomiche italiane e americane.
In un’epoca in cui la gastronomia è sempre più vista come un’esperienza condivisa, la famiglia Cerea sta dimostrando come l’apertura al nuovo e l’incontro tra culture diverse possano arricchire non solo i menu dei ristoranti, ma anche il palato e la mente di chi vive l’esperienza culinaria. Avere la possibilità di assistere a queste collaborazioni in atto è un’esperienza unica, che non solo eleva la proposta gastronomica del ristorante Da Vittorio, ma offre anche ai clienti l’opportunità di scoprire piatti che uniscono il meglio delle tradizioni culinarie italiane e americane. Con “US IS US”, la famiglia Cerea non sta solo preparando del cibo, ma sta creando un dialogo gastronomico che potrebbe avere un impatto duraturo sulla cultura culinaria contemporanea.