Scopri le nuove etichette per il vino italiano con QR code e braille: innovazione, inclusività e tutela del Made in Italy
Il mondo del vino italiano si rinnova con un progetto che punta su accessibilità, innovazione e tutela del Made in Italy. Durante la tavola rotonda Comunicare il vino: pericoli, errori ed etichette inclusive, tenutasi a Roma il 4 dicembre 2024, è stato presentato un sistema che introduce un QR code sull’etichetta frontale delle bottiglie di vino, segnalato anche da una scritta in braille. Questa soluzione mira non solo a migliorare la comunicazione del prodotto, ma anche a combattere la contraffazione e valorizzare l’eccellenza italiana.
Etichette inclusive per il vino
Il nuovo QR code offre un’esperienza innovativa: una volta scansionato, attiva un audio-racconto che guida il consumatore alla scoperta del vino. Vengono descritte la vinificazione, le caratteristiche organolettiche e i migliori abbinamenti gastronomici, fornendo informazioni dettagliate che vanno oltre quelle presenti nelle tradizionali retro-etichette. Quest’ultima innovazione, come spiegato da Livio Buffo, CEO di Cenacoli e fondatore di Oscarwine, rappresenta un passo avanti significativo rispetto ai QR code già esistenti, spesso limitati a informazioni tecniche come ingredienti e dati nutrizionali.
L’introduzione del braille sull’etichetta rende il vino più accessibile anche alle persone non vedenti o ipovedenti, offrendo loro la possibilità di orientarsi tra le varie bottiglie e di accedere a contenuti audio che raccontano la storia e la qualità del prodotto.
Uno dei temi centrali della tavola rotonda è stato il contrasto alla contraffazione e al fenomeno dell’italian sounding, due minacce che colpiscono duramente il settore agroalimentare italiano. Andrea Di Giuseppe, presidente del Comitato permanente sul commercio internazionale, ha sottolineato la necessità di proteggere i prodotti autentici italiani, soprattutto nei mercati esteri, dove spesso vengono venduti alimenti che imitano il nome o l’immagine dei prodotti italiani senza rispettarne l’autenticità.
Di Giuseppe ha evidenziato che l’iniziativa è sostenuta dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, con l’obiettivo di avviare collaborazioni internazionali, in particolare con la nuova amministrazione statunitense. “Dobbiamo preservare il patrimonio italiano e frenare la diffusione di falsi prodotti che ingannano i consumatori”, ha dichiarato Di Giuseppe, evidenziando l’importanza di misure concrete per proteggere il vino italiano e gli altri simboli del Made in Italy.
L’integrazione di strumenti come il QR code e l’audio non è solo un’innovazione tecnologica, ma anche una strategia per raccontare la storia del vino in modo più coinvolgente e trasparente. Questo approccio permette di trasmettere non solo le informazioni tecniche, ma anche il valore culturale e la passione che si nascondono dietro ogni bottiglia.
Secondo Livio Buffo, l’obiettivo è rafforzare la percezione di qualità e unicità del vino italiano nel mondo, rendendolo un prodotto sempre più riconoscibile e apprezzato. Inoltre, questa soluzione innovativa contribuisce a combattere la disinformazione sul consumo di vino, promuovendo una comunicazione basata su fatti e evidenze scientifiche.
Il progetto si inserisce in una visione più ampia di promozione del Made in Italy, in cui tradizione e innovazione convivono. L’introduzione delle etichette inclusive riflette un impegno verso la responsabilità sociale e la sostenibilità, valori sempre più richiesti dai consumatori di tutto il mondo. Rendere il vino italiano accessibile a tutti non significa solo includere le persone con disabilità visive, ma anche valorizzare il patrimonio enologico italiano come un bene universale.
Con questa iniziativa, il vino italiano si conferma un simbolo non solo di eccellenza qualitativa, ma anche di innovazione e inclusività. La combinazione di tecnologie digitali come il QR code, la presenza del braille e un approccio narrativo rappresentano un modello che potrebbe essere adottato anche in altri settori agroalimentari.
La lotta alla contraffazione, l’inclusività e la sostenibilità diventano così parte integrante della strategia per rendere il vino italiano un prodotto competitivo e distintivo nei mercati internazionali, tutelandone l’autenticità e rafforzandone il valore. Questa iniziativa non solo apre una nuova era per la comunicazione del vino, ma rappresenta un esempio concreto di come innovazione e tradizione possano unirsi per garantire un futuro più equo e sostenibile.