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Enoturismo: le cantine Mtv al passo con le nuove tendenze

Recentemente, a Verona, è stata presentata un’analisi dettagliata del panorama enoturistico italiano, con particolare attenzione alle cantine associate al Movimento Turismo del Vino (MTV). Questo studio, realizzato dal CESEO (Centro Studi Enoturistici e Oleoturistici) dell’Università LUMSA, presieduto da Dario Stefàno e diretto da Donatella Cinelli Colombini, segna un passo significativo verso la comprensione delle dinamiche e delle tendenze che caratterizzano il settore.

L’indagine, coordinata dal Professor Antonello Maruotti, ha analizzato un campione rappresentativo di cantine MTV, rivelando come l’accoglienza nelle cantine si adatti alle specificità culturali e paesaggistiche di ogni territorio. Questo approccio consente di valorizzare le peculiarità regionali, rendendo l’esperienza enoturistica non solo un viaggio tra i sapori, ma anche una scoperta delle tradizioni e del patrimonio locale.

Un’offerta diversificata e contemporanea

L’indagine ha messo in luce una crescita significativa sia nel numero che nella varietà delle esperienze proposte dalle cantine MTV. Accanto alle tradizionali visite guidate nei luoghi di produzione, che sono offerte dal 95% del campione, e agli abbinamenti con prodotti tipici locali, che riguardano l’87% delle cantine, emerge una gamma di attività più innovative. Queste includono:

  1. Eventi tematici
  2. Laboratori sensoriali
  3. Percorsi di degustazione

Il prezzo delle esperienze standard si attesta mediamente tra i 20 e i 25 euro, una cifra accessibile che consente a molti di avvicinarsi al mondo del vino. Tuttavia, le esperienze premium mostrano una maggiore variabilità, con punte di 170 euro in Toscana e 150 euro in Umbria. È interessante notare come queste offerte più esclusive siano prevalentemente concentrate nel Centro Italia, dove oltre il 57% delle cantine propone esperienze di alta gamma, mentre nel Nord Ovest la percentuale scende al 39%.

Un’altra interessante osservazione riguarda l’attenzione alla formazione: il 42% delle cantine del Centro Italia offre attività formative, un dato che evidenzia la volontà di educare i visitatori e di trasmettere loro una conoscenza più approfondita del mondo vinicolo. Al contrario, nel Nord Ovest, tale percentuale scende al 33%, suggerendo un’opportunità di crescita in questo ambito.

Un focus sul paesaggio e sull’esperienza

Le cantine del Centro Italia si distinguono non solo per le loro offerte, ma anche per l’approccio orientato al paesaggio. Molte di esse utilizzano il proprio contesto naturale come punto di forza, creando esperienze che integrano la bellezza dei vigneti con l’ospitalità. Allo stesso tempo, nel Meridione e nelle isole, cresce il numero di cantine che offrono attività di intrattenimento e pic-nic in vigna, contribuendo a rendere l’esperienza ancora più coinvolgente. Tuttavia, una criticità emerge: nel Nord, le cantine sono generalmente più disponibili ad aprire nei weekend, mentre nel Centro e nel Sud, circa due cantine su tre rimangono chiuse la domenica, un limite che potrebbe ostacolare la fruizione da parte dei turisti.

Un dato sorprendente riguarda la presenza online delle cantine del Meridione, che si posizionano ai vertici per quanto concerne l’uso dei canali digitali. Tuttavia, nonostante una forte presenza sui social media e siti web, la conversione delle visite in contatti utili e in iscrizioni ai wine club rimane bassa, segnalando la necessità di investire in competenze digitali e strategie di marketing più efficaci.

Innovazioni e progetti futuri

Violante Gardini Cinelli Colombini, figura chiave del Movimento, ha sottolineato che la diversificazione dell’offerta enoturistica sarà il tema centrale di “Cantine Aperte 2025”. Questo evento rappresenterà una piattaforma per presentare nuove proposte enoturistiche, tra cui attività come:

  1. Yoga e pilates tra i vigneti
  2. Escursioni in e-bike con vista sui filari
  3. Festival del vino con spettacoli dal vivo e street food

Queste iniziative mirano a offrire un’esperienza completa, coinvolgendo i visitatori in attività che vanno oltre la semplice degustazione.

Altre idee innovative includono percorsi di storytelling del vino, brunch in riva al mare, mostre in cantina e laboratori di pittura tra i vigneti. L’obiettivo è creare esperienze su misura che rispondano ai gusti e alle aspettative di un pubblico sempre più variegato e curioso.

In sintesi, l’indagine presentata a Verona evidenzia come le cantine MTV stiano evolvendo costantemente, investendo in nuove proposte e adattandosi alle esigenze del mercato. Pur mantenendo salda la loro tradizione di ospitalità e autenticità, queste cantine si dimostrano pronte ad affrontare le sfide del futuro, consolidando il loro ruolo fondamentale nel panorama dell’enoturismo italiano.

Redazione Vinamundi

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