Enoturismo e Sicurezza Stradale: MTV lancia un appello per un’accoglienza innovativa

Negli ultimi anni, l’enoturismo ha assunto un’importanza crescente nel panorama turistico italiano, diventando un’importante leva economica per molte regioni vinicole. Tuttavia, con l’inasprimento delle sanzioni per chi risulta positivo all’alcol test, il settore si trova ad affrontare nuove sfide. In questo contesto, il Movimento Turismo del Vino (MTV), attraverso la voce della sua presidente nazionale Violante Gardini Cinelli Colombini, lancia un appello ai produttori vitivinicoli affinché ripensino il modello di accoglienza nelle cantine, garantendo che l’esperienza enoturistica possa continuare a prosperare.

Accessibilità e sicurezza nel settore enoturistico

La questione dell’accessibilità ai luoghi di produzione vinicola è cruciale. In molte aree rurali e meno conosciute, la mancanza di mezzi di trasporto adeguati può costituire un ostacolo significativo per i turisti del vino. È quindi fondamentale che le cantine, già impegnate a progettare nuove esperienze per la stagione 2025, considerino soluzioni innovative per garantire la sicurezza dei visitatori senza compromettere il piacere della degustazione.

“Per affrontare efficacemente il problema serve la collaborazione di tutti,” afferma Gardini Cinelli Colombini. Le istituzioni locali hanno un ruolo chiave nel potenziare le infrastrutture di trasporto, spesso carenti nelle zone rurali. È necessario:

  1. Incrementare il numero di taxi disponibili.
  2. Aumentare i veicoli a noleggio con conducente (NCC).
  3. Diversificare le offerte delle cantine per favorire un turismo più lento e consapevole.

Proposte per un turismo consapevole

Una proposta interessante è quella di incentivare gli enoturisti a programmare le visite in modo strategico. Ad esempio, si potrebbe consigliare di fare una visita al mattino e una al pomeriggio, piuttosto che due consecutivamente. Questo approccio non solo permetterebbe di godere più a fondo delle esperienze offerte, ma ridurrebbe anche il rischio di superare i limiti di alcol nel sangue. Il Ministero della Salute segnala che, in media, sono necessarie 2-3 ore per smaltire l’alcol di un bicchiere di vino, e questo tempo può ridursi a 1-2 ore se non si è a digiuno.

Le cantine aderenti al MTV stanno già attuando misure per rispondere a queste nuove esigenze. La presidente Gardini Cinelli Colombini sottolinea che:

  • Il 90% delle cantine offre cibi tipici in abbinamento alle degustazioni.
  • Un terzo ha implementato servizi di ristorazione.
  • Molte propongono pic-nic immersi nelle vigne, creando occasioni per assaporare le specialità locali.

Innovazioni nell’ospitalità e nelle esperienze

Non si tratta solo di cibo: le esperienze enoturistiche si stanno ampliando anche verso il settore dell’ospitalità. Circa un terzo delle cantine ha strutture ricettive per ospitare i visitatori, mentre il 20% offre aree di sosta per camper. Inoltre, molte cantine integrano attività sportive e rigeneranti, come trekking e passeggiate a cavallo, realizzabili nelle ore successive alla degustazione. Queste proposte non solo arricchiscono l’offerta turistica, ma permettono anche di trascorrere più tempo in cantina, riducendo il rischio di incorrere in sanzioni legate all’alcol test.

La strategia di diversificazione dell’offerta enoturistica potrebbe rivelarsi un’ottima risposta a una possibile flessione del numero di visitatori. La prenotazione di attività più articolate e di soggiorni nelle strutture ricettive delle cantine può incentivare i turisti a restare più a lungo, garantendo al contempo una maggiore sicurezza.

In un momento in cui la sicurezza e il rispetto delle norme sono diventati fondamentali, il settore enoturistico deve adattarsi e rispondere alle nuove esigenze dei consumatori. Solo attraverso un impegno collettivo, che coinvolga produttori, istituzioni e turisti, sarà possibile garantire un futuro prospero per l’enoturismo italiano.

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