Dall’ultimo Sismografo di Unioncamere Puglia, che si riferisce all’anno 2022, sono emersi dati importantissimi: la Puglia ha investito fortemente nell’enologia fino a diventare prima per numero di imprese in Italia, aumentando i fatturati, i profitti, gli investimenti e l’impiego di capitale a rischio.
Nel mondo i tre paesi primi nella classifica nei mercati di sbocco sono rispettivamente Germania, Svizzera e Regno Unito. A sorprendere è stata l’Albania, posizionatasi addirittura al quarto posto.
I numeri delle imprese
Sono ben 396 le aziende pugliesi che operano nel settore della produzione di vino secondo i numeri aggiornati al 31 dicembre 2022. Questo risultato posiziona la Puglia al primo posto della classifica per numero di imprese presenti sul territorio, arrivando davanti alla Sicilia, con 328 imprese, e al Veneto, con “solo” 223 imprese.
Foggia è nettamente in testa tra le province della regione per radicamento delle aziende vinicole, le quali sono ben 144, che è pari al 36% del totale regionale. A seguire si trovano Bari, con il 18%, e Taranto, con il 16%.
All’inizio della filiera sono presenti le attività primarie di coltivazione dell’uva. Il dato si attesta su 11.371 aziende (terzo posto in Italia, dopo Veneto e Sicilia) e 25.063 addetti.
In fondo alla catena si trovano invece 883 aziende e 2.053 addetti. È un mondo variegato, di cui fanno parte innanzi tutto 79 imprese di “imbottigliamento ed etichettatura”. Poi vi è l’intermediazione, business con 359 imprese attive nel commercio all’ingrosso di alcolici. Infine, il retail specializzato, con 395 attività di commercio al dettaglio di bevande.
I commenti del mondo della politica pugliese
Il presidente della Camera di Commercio territoriale della Puglia, Damiano Gelsomino, ha commentato soddisfatto: “Maggiori investimenti, migliore redditività e crescita dimensionale delle aziende sono le sfide del futuro”, a testimonianza della voglia di non fermarsi ora. Ha poi continuato affermando: “I dati del nostro Sismografo testimoniano la pervasività di questo comparto nel territorio regionale e una sua indubbia vivacità: nel 2022, nonostante gli effetti nefasti della pandemia anche sull’HORECA internazionale, ha fatto registrare un export per un valore di 246 mln di euro, 30 in più del 2021 e 64 in più del 2017”.
Luigi Triggiani, segretario generale di Unioncamere Puglia, ha aggiunto: “Sono risultati frutto di un impegno longevo: fare vino e farlo bene non è un mestiere che si inventa. Più della metà dei protagonisti di questa filiera sono sul mercato da oltre vent’anni. Inoltre, i dati suggeriscono che se l’impresa è antica crea mediamente più occupazione. Il settore complessivamente dà lavoro a 2.170 persone e presenta anche un indotto considerevole, sia a monte che a valle”.