Ecco alcuni suggerimenti per avvicinarti al mondo della birra partendo dal vino che ami
Il mondo delle bevande alcoliche è vasto e ricco di sfumature, ma spesso si tende a dividere gli appassionati in due categorie distinte: gli amanti del vino e quelli della birra artigianale. Tuttavia, le differenze tra questi due universi non sono poi così insormontabili, e chi apprezza un buon calice di vino potrebbe sorprendersi nello scoprire che esistono birre in grado di soddisfare il suo palato raffinato. Se hai un vitigno preferito, potresti trovare interessante scoprire quale birra artigianale si avvicina maggiormente ai suoi sentori e caratteristiche. Ecco alcuni suggerimenti per avvicinarti al mondo della birra partendo dal vino che ami.
Il Sauvignon Blanc è apprezzato per le sue note agrumate e tropicali, con sentori di pompelmo, limone e frutta esotica. Se questi aromi sono ciò che cerchi in un bicchiere di vino, una Double IPA potrebbe essere la birra giusta per te. Le Double IPA, infatti, sono caratterizzate da un forte profilo aromatico dato dai luppoli, che regalano sfumature di frutta tropicale e agrumi. Tra le scelte migliori per iniziare ci sono birre come la Killer Queen di Hammer e la Too Nerdy di Ritual Lab. Se vuoi un’esperienza ancora più intensa, puoi optare per una New England IPA (NEIPA), caratterizzata da un corpo morbido e succoso, come la Neipa di Crak.
Lo Chardonnay, specialmente nella sua versione invecchiata in barrique, offre sentori di miele, vaniglia e spezie, con un corpo rotondo e strutturato. Una birra che può affascinare i suoi estimatori è la Tripel, uno stile belga caratterizzato da una gradazione alcolica importante e da un profilo aromatico che unisce dolcezza fruttata a spezie marcate. In Italia, alcune delle migliori interpretazioni di questo stile sono la Triplexxx di Croce di Malto, la Mancina di Birrificio del Forte e la Tripel di Extraomnes, perfetta per chi vuole avvicinarsi alle birre belghe senza allontanarsi troppo dai sapori amati nello Chardonnay.
Chi predilige il vino rosé spesso cerca freschezza e bevibilità, caratteristiche che si ritrovano anche nelle Fruit Beer. Queste birre, prodotte con l’aggiunta di frutta, possono essere dolci o acidule a seconda dello stile di fermentazione. Alcune delle migliori interpretazioni italiane includono la Maren di Lariano, arricchita con amarene durante la fermentazione, la Cherry Lady di Foglie d’Erba e la Quarta Runa di Montegioco, che utilizza le pesche di Volpedo per un risultato delicato e profumato.
Lo Champagne è sinonimo di eleganza, bollicine fini e complessità aromatica. Se ami queste caratteristiche, potresti apprezzare le birre realizzate con il Metodo Classico, ossia sottoposte a una rifermentazione in bottiglia simile a quella dei grandi spumanti. Tra le migliori opzioni italiane troviamo la Padosè di Birrificio Italiano, ottenuta dalla birra Cassissona con l’aggiunta di ribes nero, e la Metodo Classico Riserva di Baladin, creata con l’aiuto di esperti enologi dell’Alta Langa. Un’altra interessante alternativa è la Re di Denari di Opperbacco, che utilizza una tecnica simile a quella dello Champagne con l’aggiunta di cognac e vino Trebbiano.
I vini passiti e il Porto sono famosi per la loro concentrazione zuccherina e i sentori di frutta secca, miele e spezie. Se ami queste caratteristiche, potresti trovare irresistibili i Barley Wine, birre corpose e liquorose che maturano a lungo in botte. Tra le migliori interpretazioni italiane ci sono la Xyauyù di Baladin, la Fortezza Vecchia di Piccolo Birrificio Clandestino e la El Fernando di Brewfist, che viene invecchiata in botti di Porto per un ulteriore livello di complessità.
I vini rossi strutturati come l’Amarone, il Barbaresco o il Brunello di Montalcino sono caratterizzati da profondità aromatica, sentori di frutta rossa matura, cuoio e spezie. Se ami questi profili complessi, potresti apprezzare le Oud Bruin, birre di origine belga maturate in botte che sviluppano sfumature di prugna, ribes e legno. Alcune delle migliori interpretazioni italiane includono la Dama Bruna di Loverbeer, fermentata in botti di rovere per sedici mesi, e la Dolii Raptor di Montegioco, che viene affinata in botti di Barbera Bigolla per un sapore intenso e avvolgente.
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