Una bottiglia di vino standard ha una capienza di 750 ml ed è alta solitamente 30 centimetri, tuttavia esistono tanti altri formati che non tutti conoscono.
Perché proprio quello da 750 ml è considerato il formato classico? Esistono diverse spiegazioni: una delle più comuni è che questa capacità è stata convenzionalmente adottata a partire dal XIX secolo in Francia. Secondo un’altra teoria la decisione venne presa dai mercanti anglosassoni che volevano sfruttare al meglio lo spazio nelle casse adibite al trasporto degli alcolici. Alcuni ritengono invece che sia stato scelto questo formato perché offre una quantità sufficiente di vino tale da essere condivisa perfettamente da due o tre persone durante un pasto, evitando l’eccesso.
Il formato da 750 ml è diventato quello standard a livello internazionale per la maggior parte dei vini imbottigliati commercialmente. Esistono tuttavia diversi formati di bottiglie di vino, ognuno con dimensioni e nomi specifici. Oltre a quello standard, i più comuni sono:
Le bottiglie di vino di piccole dimensioni sono la scelta ideale per le persone che vogliono gustare un bicchiere di vino senza dover per forza aprire una bottiglia più grande. Questi formati permettono ai consumatori di sperimentare una gamma più ampia di vini e sono perfetti anche da regalare, ad esempio durante i matrimoni o feste di compleanno. Inoltre, sono solitamente più economiche rispetto a quelli standard. Ecco alcuni esempi di formati piccoli:
Questi formati più piccoli di bottiglie di vino sono meno comuni rispetto ai formati standard. Sono spesso utilizzati durante le degustazioni di vino e per offrire una varietà di opzioni ai clienti. Possono anche essere utilizzati per conservare e distribuire vini più pregiati o particolari in quantità limitate.
La scelta del formato della bottiglia può essere influenzata da una serie di fattori, tra cui il tipo di vino, il mercato di destinazione e le preferenze del produttore.
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