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Eccellenze italiane del vino: come affrontare le sfide del 2025 attraverso la cultura

Il mondo del vino italiano è in fermento e, in vista dell’edizione 2025 di Vinitaly, le storiche aziende vinicole italiane si preparano a rispondere alle sfide del mercato globale, con particolare attenzione alla cultura del vino. Coldiretti, insieme a Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, ha invitato otto famiglie storiche del vino a partecipare alla tradizionale degustazione “Le Eccellenze Italiane”. Queste aziende rappresentano una gamma di vini provenienti da diverse regioni d’Italia, tra cui la Maremma, la Franciacorta, Montalcino, l’Etna, la Tuscia, il Collio, la Valpolicella e il Barolo, ognuna con una storia e un patrimonio culturale unici.

Le sfide del mercato globale

Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, sottolinea l’importanza di questi vini come riflesso della qualità dell’agricoltura italiana e del territorio che li produce. La sfida attuale è duplice:

  1. Affrontare i dazi del 20% introdotti dagli Stati Uniti durante la presidenza Trump.
  2. Rispondere a un calo generale dei consumi di vino e alle preoccupazioni legate alla sicurezza stradale.

Inoltre, è fondamentale coinvolgere le nuove generazioni, spesso distratte da altri interessi.

L’importanza della convivialità e dell’educazione al vino

José Rallo di Donnafugata evidenzia l’importanza di superare il pessimismo e di concentrarsi sulla convivialità e sull’educazione al vino. Le nuove generazioni, secondo Rallo, sono più attratte dalla storia e dalla cultura del vino piuttosto che dai “warning” sulle etichette. Un esempio di questo approccio è l’Etna Bianco Sul Vulcano 2020, un Catarratto in purezza che esprime la mineralità e i profumi del suo territorio, coltivato a oltre 700 metri di altitudine. L’etichetta, che rappresenta una Dea Vulcano, è un chiaro richiamo alla connessione tra il vino e la natura.

La Famiglia Cotarella, attraverso l’Accademia di Alta Formazione Intrecci, si impegna a instaurare un dialogo diretto con i giovani, ponendo l’accento sulla sostenibilità e l’importanza del vino come parte della cultura gastronomica italiana. Marta Cotarella sottolinea come i giovani oggi non vedano il vino come una bevanda da consumare in modo goliardico, ma piuttosto come un elemento da condividere a tavola. In degustazione, il Lazio Rosso Montiano 2021 dimostra come anche un Merlot possa raccontare la storia di un territorio e stimolare l’enoturismo.

Innovazione e tradizione nel vino italiano

Alessia Antinori, rappresentante di Marchesi Antinori, mostra un moderato ottimismo riguardo agli effetti dei dazi statunitensi. Pur consapevole delle difficoltà, crede nella possibilità di trovare soluzioni con i partner commerciali per mitigare l’impatto sui prezzi finali. Il Maremma Toscana Poggio alle Nane 2022 di Le Mortelle, un vino ricco di sfumature e proveniente da un amphiteatro vitato, rappresenta l’impegno della famiglia per l’innovazione e la qualità.

Il territorio di Montalcino, patria del Brunello, è rappresentato da Giacomo Neri di Casanova di Neri, il quale sottolinea l’importanza della storia e delle relazioni consolidate nel mercato statunitense. Il Rosso di Montalcino Giovanni Neri 2022 è un tributo al padre di Giacomo e dimostra come anche un Sangiovese giovane possa raggiungere l’eccellenza.

Enrico Coser di Ronco dei Tassi mette in evidenza l’importanza della sicurezza stradale, ma insiste anche sulla necessità di promuovere il vino come elemento di convivialità. Il Collio Bianco Fosarin 2022, un uvaggio di Pinot Bianco, Friulano e Malvasia, è un esempio di come la tradizione possa incontrare l’innovazione, offrendo un vino fresco e aromatico, ideale per la condivisione.

Aldo Vaira di Vajra invita a riflettere sull’importanza di raccontare il mondo del vino con un approccio positivo. Il Barolo Coste di Rose 2020, proveniente da un terreno sabbioso, esprime l’eleganza del Nebbiolo e la ricchezza del territorio. La narrazione della bellezza e della complessità del lavoro in vigna è fondamentale per attrarre le nuove generazioni e per preservare la cultura vinicola italiana.

Infine, Vittorio Moretti di Bellavista, produttore di spumanti di alta qualità, sottolinea il successo della Franciacorta nel panorama vinicolo italiano. La crescita della produzione di spumanti di qualità ha permesso di avvicinarsi a un pubblico variegato, dimostrando la versatilità del vino italiano. La Riserva 2016 rappresenta l’apice di quest’eccellenza, con il suo profumo complesso e la sua sapidità intensa.

Queste storiche aziende vinicole non solo rispondono alle sfide del mercato, ma si impegnano anche a raccontare la storia e la cultura del vino italiano, mantenendo viva la tradizione e guardando al futuro con ottimismo e innovazione.

Redazione Vinamundi

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