Se amate il vino e adorate scoprirne sempre di nuovi, non potete non assaggiare questa specialità pugliese: è uno dei più forti al mondo
Si avvicina l’estate e, sebbene il vino faccia sudare un po’ di più soprattutto quando fa caldo, godersi un calice con gli amici dà subito un’aria di festa e di vacanze. Se la vostra cantina è scarna di bottiglie e siete stanchi di assaggiare sempre e solo quei quattro marchi che conoscete, oggi vi parliamo di un vino tutto italiano famoso in tutto il mondo per la sua gradazione alcolica, che sfiora i 20 gradi.
Scordatevi i vini amabili, leggeri e adatti ad ogni situazione. Il vino di cui vi stiamo per parlare è un’assoluta rarità: viene prodotto in Puglia e nasce sotto il sole di queste terre e di questo mare, lo Ionio. Con un tenore alcolico di 19.5% è assolutamente un prodotto d’eccezione, adatto ai palati più forti: ecco come si chiama e quali sono le sue caratteristiche.
Le Tenute Chiaromonte vengono fondate nel 1826 quando una famiglia apre una piccola azienda dedita alla produzione del vino, mettendo in pratica un sapere che, fino a quel momento, era stato tramandato di generazione in generazione. Uno dei prodotti più famosi oggi è il suo Super Primitivo, un rosso potente ed equilibrato con un struttura immensa e una forte sapidità.
Prodotto a partire dal 2010, ha una gradazione alcolica che sfiora i 20° e le uve che lo compongono sono coltivate in terreni prevalentemente calcarei, sotto al sole del Mar Ionio e a un’altitudine di 330 metri sul livello del mare. Solitamente, una gradazione alcolica di questo tipo è ottenuta mediante l’aggiunta di alcol distillato, solitamente messo durante o dopo la fermentazione: i vini che subiscono questo processo si definiscono “mutati”.
In realtà, però, nel Sud Italia il sole è molto generoso e questo consente al vitigno Primitivo di maturare precocemente, concedendo a chi vi lavora di iniziare la vendemmia a fine agosto. Chiaromonte, quindi, in queste condizioni riesce ad ottenere un Primitivo con una gradazione alcolica assolutamente da record: nelle sue uve esistono lieviti locali capaci di trasformare lo zucchero anche in condizioni estreme. Il Primitivo di Chiaromonte, quindi, non è un vino mutato ma è del tutto naturale: ora non ti resta che provarlo.
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