Donne e vino: il boom delle bollicine nell’e-commerce

Negli ultimi anni, il consumo di vino in Italia ha registrato cambiamenti significativi, con un crescente coinvolgimento delle donne in un settore tradizionalmente dominato dagli uomini. Secondo i dati dell’Osservatorio Signorvino, il 41% dei clienti in enoteca è composto da donne, con una partecipazione che raggiunge il 56% tra le più giovani, in particolare nella fascia di età 18-24 anni. Questo cambiamento non è solo un riflesso di un’evoluzione sociale più ampia, ma indica anche una crescente consapevolezza e interesse verso il vino da parte del pubblico femminile.

Le tendenze di consumo del vino al femminile

L’e-commerce si sta rivelando un canale significativo per il consumo di vino, con un incremento sostanziale delle vendite online. Le donne sembrano preferire in particolare i vini rossi del Veneto, che rappresentano l’11% del valore complessivo delle vendite online e il 12% delle quantità vendute. Ecco alcune delle preferenze emerse:

1. Bollicine venete: 9% in valore e 17% in quantità.
2. Bollicine lombarde: 8,2% del valore.
3. Champagne: aumento di interesse per prodotti di alta qualità.

Questa tendenza verso le bollicine potrebbe essere attribuita a un cambiamento nei gusti e nelle occasioni di consumo, dove le donne si mostrano sempre più aperte a esplorare nuove esperienze sensoriali.

L’Osservatorio Signorvino ha anche rivelato che il 36% del personale nelle enoteche è composto da donne, con una percentuale femminile che raggiunge il 67% nelle posizioni di coordinamento. Inoltre, si prevede un incremento delle assunzioni femminili del 57% nei prossimi anni, un passo importante verso l’equità di genere anche nel settore della distribuzione del vino.

Il ruolo femminile nell’agricoltura e nell’enogastronomia

Il contributo delle donne non si limita al consumo, ma si estende anche alla produzione. Secondo un’analisi di Confagricoltura, il 31,5% delle aziende agricole italiane è gestito da donne, che rappresentano il 17,5% della produzione nazionale. Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna, sottolinea l’importanza di promuovere un cambiamento culturale che favorisca la parità di genere nel settore agricolo, dove le donne non solo gestiscono aziende, ma sono anche protagoniste di pratiche sostenibili.

Celebrare il ruolo delle donne nel settore enogastronomico

In occasione della Festa della Donna, le Donne del Vino della Toscana organizzeranno un evento speciale per celebrare il ruolo femminile nel mondo del vino. Il 8 e 9 marzo, presso la Stazione Leopolda di Firenze, si terrà una degustazione dal titolo “I Vini Docg della Toscana al Femminile”, guidata dalle esperte Ilaria Lorini e Lucrezia Caverni. Durante questo evento, verranno presentati otto dei undici vini Docg toscani, con etichette firmate da donne. Iniziative come queste non solo mettono in luce le competenze femminili, ma contribuiscono anche a promuovere l’inclusività e la parità di genere all’interno del settore vinicolo.

La Festa della Donna del 2025 non è solo un momento per celebrare i traguardi raggiunti dalle donne nel settore enogastronomico, ma rappresenta anche un’occasione per riflettere sulle sfide future. La valorizzazione del ruolo femminile, sia nel mondo del lavoro che nella vita familiare, è essenziale per promuovere la parità di genere, la sostenibilità e la crescita in un settore storicamente dominato dagli uomini. La campagna social #coltiviamoparità, promossa da Confagricoltura Donna, è un ulteriore passo verso una società più equa e inclusiva, in cui il contributo delle donne diventa sempre più riconosciuto e apprezzato.

Questa nuova era di consumo di vino, che vede un coinvolgimento sempre maggiore delle donne, non solo arricchisce il mercato, ma contribuisce anche a un cambiamento culturale che potrebbe avere effetti positivi su tutta la società.