Il vino

Dom Pérignon, caratteristiche, tipologie e prezzi

Se si parla di Champagne il pensiero non può non andare al famosissimo e storico Dom Pérignon, anche se, naturalmente, non è l’unica etichetta esistente. Questo è dovuto alla sua incredibile fama e alla storia che circonda la sua leggenda e il suo nome. Per questi motivi è riconosciuto da tutti, soprattutto da chi ha poca conoscenza in questo settore, come “lo Champagne per eccellenza”.

Le caratteristiche del Dom Pérignon

Questo prodotto straordinario e unico al mondo, che può essere bianco o rosé, è oggi prodotto dalla maison Moët & Chandon a Épernay nella regione Champagne-Ardenne in Francia. La vinificazione avviene secondo il tradizionale metodo champenoise, ovvero, con la rifermentazione in bottiglia.

Per preservare il suo prestigio e la nomea di “miglior vino al mondo” (come detto da Dom Pierre Pérignon in persona) viene prodotto solamente nelle annate migliori per la vendemmia, in modo tale da utilizzare solo le uve migliori. Per preservare la qualità gli enologi, infatti, decidono di non produrre Dom Pérignon nei casi in cui la qualità del raccolto sia mediocre. Inoltre, l’uva di un Dom Pérignon, impiegata per vinificare, deve provenire dal raccolto del medesimo anno, risultando così essere un vino millesimato.

Immagine | Pixabay @GenevieveWaldman

La casa vinicola Moët & Chandon non distribuisce il vino nella sua varietà bianca prima che siano passati almeno otto anni dalla vendemmia, mentre per la varietà rosé gli anni che devono essere trascorsi sono addirittura dodici.

Le tipologie

Nella produzione, oltre alle tipologie di prodotto che abbiamo già citato, se ne trovano ulteriori, che si distinguono perché considerate “eccellenze”, le più famose sono due:

  • Dom Perignon Vintage: è il vino la cui elaborazione dura almeno otto anni, per permettergli di raggiungere un equilibrio ideale con molte note fruttate (guava, pompelmo verde, pesca bianca) affiancate da note di vaniglia legnosa e di brioche appena sfornata. A tavola, questo suo bouquet complesso lo rende adatto all’abbinamento con primi e secondi piatti a base di carne (anche selvaggina da piuma).
  • Dom Perignon P2 (dove l’acronimo significa “Plénitude 2” e indica la pienezza, la completezza, la perfezione). Stappando una di queste bottiglie si può conoscere l’intensità di un vino lasciato a riposare per circa quindici anni, in una lenta trasformazione nelle cantine che lo impreziosisce notevolmente. Il bouquet di questo vino è maturo, tonico, e caldo. Anche qui si affiancano alla freschezza del bergamotto e della frutta a nocciolo delle note più calde che ricordano il profumo del fieno e delle brioche. Gli abbinamenti ideali di questo vino possono essere dei consommé di manzo, ma anche piatti a base di molluschi, polpo o branzino, carciofi fritti, mousse al cardamomo.
  • Immagine | Pixabay @stocknshares

I prezzi

Avendo questa fama è normale aspettarsi dei prezzi esorbitanti per le bottiglie dello Champagne per eccellenza. Al supermercato è possibile trovare bottiglie di Dom Pérignon a circa 20 euro, ma non è necessario specificare che, in questi casi, la qualità non sia delle migliori. In media una bottiglia di questo prodotto costa qualche centinaio di euro.

La bottiglia di Dom Pérignon più costosa al mondo è il Dom Pérignon Rosé Gold Mathusalem, di cui esistono solamente 35 bottiglie al mondo, che costa 42mila euro.

Federico Liberi

Sono laureato in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica.

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