Sono stati premiati i pasticceri al concorso nazionale Divina Colomba 2025: ecco chi ha vinto e tutto ciò che c’è da sapere a proposito

Il 2025 si è rivelato un anno memorabile per la pasticceria artigianale italiana, in particolare per la provincia di Napoli, che ha trionfato al concorso nazionale Divina Colomba 2025. Questo prestigioso evento, organizzato da Goloasi, una piattaforma specializzata nel settore della pasticceria e panificazione artigianale, ha messo in luce l’eccellenza delle colombe artigianali. Goloasi, fondata da Massimiliano Dell’Aera, è nota anche per il concorso Mastro Panettone, dedicato al famoso dolce natalizio.
La finale Divina Colomba: i risultati
La finale di Divina Colomba 2025, che si è svolta a Bari nell’ambito della Mostra internazionale enoagroalimentare Levante Prof, ha visto la partecipazione di trenta illustri pasticcieri provenienti da tutta Italia. Ogni partecipante ha presentato la propria interpretazione di questo dolce pasquale tradizionale, con tre talenti campani che si sono distinti nelle rispettive categorie.
I vincitori del concorso
- Giacomo Balestra del Panificio Azzurro Margiù di Piano di Sorrento ha conquistato il titolo nella categoria “Tradizionale” con una colomba che ha saputo coniugare perfettamente la ricetta classica con un tocco di innovazione, mantenendo intatte le caratteristiche di sofficità e aroma.
- Antonio Masulli, rappresentante di Caffè Masulli 1927 di Somma Vesuviana, ha brillato nella categoria “Cioccolato”, presentando una colomba arricchita con cioccolato di alta qualità e una sapiente equilibratura di sapori.
- Luigi Avallone della Pasticceria F.lli Avallone di Quarto ha vinto nella categoria “Salata”, portando in gara una colomba che ha saputo sorprendere per la sua originalità e il perfetto equilibrio tra dolce e salato.
La giuria, composta da esperti del settore, ha sottolineato l’alto livello delle creazioni presentate. Ogni colomba è stata giudicata in base a criteri rigorosi, tra cui texture, gusto, aroma e utilizzo del lievito madre conforme al disciplinare. La giuria ha dichiarato che la selezione non è stata affatto semplice, evidenziando come le colombe in gara si siano distinte per l’equilibrio dei sapori e la qualità delle materie prime utilizzate.
La giuria e il processo di selezione
Durante le degustazioni, i giurati hanno esaminato con attenzione ogni aspetto del prodotto:
- Sofficità e alveolatura dell’impasto
- Aroma naturale del burro
- Distribuzione dei canditi
- Corretta glassatura
- Persistenza del gusto al palato
Questo processo meticoloso ha messo in luce non solo il talento dei pasticcieri, ma anche l’importanza della tradizione e della qualità nella produzione delle colombe artigianali.
Massimiliano Dell’Aera ha espresso la sua soddisfazione per il successo del concorso, sottolineando come Divina Colomba sia nato per valorizzare la qualità e la tradizione della colomba artigianale italiana. Ha affermato: «Anche quest’anno il concorso ha messo in luce il talento di artigiani che lavorano con passione senza mai abdicare alla qualità». Questa affermazione rispecchia l’impegno e la dedizione che i pasticcieri mettono nel loro lavoro quotidiano, contribuendo a mantenere vive le tradizioni gastronomiche italiane.
I finalisti di Divina Colomba 2025
Ecco l’elenco dei finalisti del concorso di quest’anno:
- Camillo Tosi di La Dolce Tuscia di Capranica (Viterbo)
- Gabriele Turi della Pasticceria Turi di Presicce Acquarica (Lecce)
- Riccardo Manduca di Solodamanduca di Aprilia (Latina)
- Michele Pirro di Cafè Noir di San Marco in Lamis (Foggia)
- Luca Santini della Pasticceria Alberini di Pesaro (Pesaro e Urbino)
- Giacomo Balestra del Panificio Azzurro Margiù di Piano di Sorrento (Napoli)
- Luigi Vetrella di Visioni Lievitati per Eccellenza di Macerata Campania (Caserta)
- Alessandro Casalini di Fratelli Ciardi di Arezzo (Arezzo)
- Lorenzo Bandini della Pasticceria Pimpina di Montelupo Fiorentino (Firenze)
- Roberto Moreschi di Roberto Pastry & Bakery di Chiavenna (Sondrio)
- Raffaele Romano di Gran Caffè Romano di Solofra (Avellino)
- Damiano Pagani della Pasticceria Pagani di Dello (Brescia)
- Davide Iacovera de La Spiga Lucana di Genzano di Lucania (Potenza)
- Matteo Miscioscia di Dolcevia di Mellaredo di Pianiga (Venezia)
- Antonio Ventieri di Torteria di Antonio Ventieri di Capaccio-Paestum (Salerno)
- Francesco Flammini del Caffè Sibilla di Visso (Macerata)
- Roberto Catelli di Caesar Pasticceria di L’Aquila (L’Aquila)
- Federico Cosmo del Panificio Cosmo di Birone di Giussano (Monza e Brianza)
- Camillo La Morgia di Crema e Cioccolato di Lanciano (Chieti)
- Michele Iazzetta della Pasticceria Francesco Iazzetta di Cardito (Napoli)
- Antonio Masulli di Caffè Masulli 1927 di Somma Vesuviana (Napoli)
- Antonio Costagliola di Guantiera Pasticceria di Bacoli (Napoli)
- Michele Falcone della Pasticceria Falcone di Vieste (Foggia)
- Alessandro Dicataldo di I Dicataldo di Barletta (Barletta-Andria-Trani)
- Davide Muro di Antica Pasticceria Castino di Pinerolo (Torino)
- Francesco De Pasquale del Panificio Santa Fara di Bari (Bari)
- Stefano Bianco della Pasticceria Bianco Stefano di Lecce (Lecce)
- Luigi Avallone della Pasticceria F.lli Avallone di Quarto (Napoli)
- Simone Bortolus della Pasticceria Dolce Vita di Codroipo (Udine)
Questa competizione ha messo in evidenza non solo la tecnica e l’abilità dei pasticcieri, ma anche la continua ricerca di innovazione in un campo tradizionale come quello della pasticceria artigianale. La passione per i dolci e la dedizione al lavoro quotidiano di questi professionisti rappresentano un patrimonio culturale e gastronomico che merita di essere sostenuto e celebrato.