Vinitaly 2025 ha segnato un momento cruciale per il mondo del vino, con una degustazione esclusiva organizzata dal Comitato Historical Supertuscans. Questo evento ha riunito sedici cantine storiche del Chianti Classico, tutte premiate con almeno un Super Tuscan prima del 1994, anno in cui è stata introdotta la denominazione IGT. L’incontro ha offerto l’opportunità di riflettere sull’evoluzione e sul futuro di una categoria vinicola che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del vino italiano.
La nascita dei Super Tuscans
La storia dei Super Tuscans inizia nel 1968, quando Enzo Morganti presenta il Vigorello di San Felice. Questo vino, etichettato come vino da tavola, ha cercato di rompere i confini delle tradizionali denominazioni italiane. Con l’unione del Sangiovese e varietà internazionali, Morganti ha creato un nuovo paradigma, utilizzando anche legni piccoli per l’affinamento, una pratica che si è diffusa negli anni ’80. Il termine “Super Tuscan” è stato coniato nel 1986 dal giornalista Nicolas Belfrage sulla rivista Decanter, diventando simbolo di qualità e innovazione per i vini toscani.
Degustazione dell’annata 2015
Durante la degustazione di quest’anno, la Master of Wine Michelle Cherutti-Kowal ha presentato l’annata 2015, definita «favolosa», per l’equilibrio raggiunto tra maturità, freschezza e intensità fenolica. I risultati sono stati sorprendenti e hanno messo in luce l’evoluzione di ciascuna etichetta. Ecco alcuni dei vini più rappresentativi:
- Vigorello 2015 di San Felice: bocca vitale con sentori di frutto maturo, radice e liquirizia.
- Le Pergole Torte 2015 di Montevertine: eleganza con naso ricco di alloro e note floreali.
- Tignanello 2015 di Antinori: profilo aromatico riservato, con buona vitalità tannica.
- Fabrizio Bianchi Sangioveto Grosso 2015 di Castello di Monsanto: freschezza e complessità aromatica.
Altri vini degni di nota includono:
- Sodi di San Niccolò di Castellare di Castellina: equilibrio tra frutti neri, fiori e spezie.
- L’Apparita 2015 di Castello di Ama: struttura tannica cremosa con ritorni fruttati.
- Acciaiolo 2015 di Castello di Albola: toni scuri di corteccia e sottobosco.
- Brancaia il Blu 2015: attacco fresco ma chiusura nel finale.
L’evoluzione dei Super Tuscans
Questa grande degustazione ha evidenziato non solo l’eccellenza dei Super Tuscans, ma anche la loro capacità di evolvere nel tempo, riflettendo le sfide e le innovazioni del panorama vitivinicolo. Con dieci anni di distanza dalla loro ultima grande celebrazione, i vini presentati a Vinitaly 2025 hanno dimostrato che tradizione e innovazione continuano a camminare di pari passo nel cuore della Toscana. Ogni etichetta racconta una storia di passione, dedizione e un impegno costante verso l’eccellenza, rendendo i Super Tuscans un capitolo fondamentale nella storia del vino italiano.