Categories: Notizie

Dazi sul cibo italiano: gli americani rischiano di dire addio a San Daniele e pecorino

L’amore degli americani per i prodotti agroalimentari italiani è ben noto e si riflette in numeri impressionanti. Olio di oliva, pasta, salse, pomodori, conserve, formaggi, salumi e dolciumi non solo sono presenti sulle tavole degli Stati Uniti, ma rappresentano anche un significativo segmento di mercato per l’industria agroalimentare italiana. Secondo un rapporto dell’Ufficio Studi Coop basato su dati Istat, il valore delle esportazioni agroalimentari italiane negli USA è previsto raggiungere i 4,5 miliardi di euro nel 2024, con un aumento del 20% rispetto all’anno precedente e una crescita del 158% negli ultimi dieci anni.

Non sorprende quindi che gli Stati Uniti, con una delle più grandi comunità italiane all’estero, siano il secondo mercato di riferimento mondiale per i prodotti made in Italy. Tra i prodotti più amati dai consumatori americani ci sono l’olio d’oliva (666 milioni di euro) e la pasta (585 milioni), seguiti da salse, formaggi, pane e dolci. Tuttavia, l’introduzione di nuovi dazi potrebbe cambiare radicalmente il panorama.

Aumento dei dazi sui formaggi italiani

A partire dal 2024, i dazi sui formaggi italiani aumenteranno drasticamente:

  1. Burrata, ricotta e mascarpone: incremento dal 10% al 30%
  2. Gorgonzola: dazio dal 20% al 40%
  3. Parmigiano reggiano e mozzarella di bufala: dazio del 35%

Paolo Zanetti, presidente di Assolatte, ha espresso preoccupazione per l’impatto di queste misure, sottolineando che l’Italia è il primo esportatore mondiale di formaggi verso gli Stati Uniti, con un valore di export di 486 milioni di euro.

Il pecorino romano e il prosciutto crudo

Il pecorino romano, finora esente da dazi, non sfuggirà a questa situazione: verrà applicato un dazio del 20%. Gianni Maoddi, presidente del Consorzio del Pecorino Romano, ha dichiarato che il 40% della produzione totale di pecorino romano (circa 35.000 tonnellate) viene esportato negli Stati Uniti. L’introduzione di dazi porterà inevitabilmente a una diminuzione dei consumi, con una stima di riduzione di 4-5 mila tonnellate.

Anche il prosciutto crudo, in particolare il Prosciutto di Parma e il Prosciutto di San Daniele, rappresentano prodotti strategici per l’export italiano. Alessandro Utini, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma, ha confermato che nel 2023 sono stati esportati oltre 800 mila prosciutti negli Stati Uniti, generando un fatturato di circa 100 milioni di euro.

Rischi per il settore agroalimentare

Ma non sono solo i formaggi e i salumi a essere colpiti dai dazi. Anche i derivati del pomodoro, un pilastro della cucina italiana, rischiano di affrontare un destino simile. Giovanni De Angelis, direttore generale dell’Anicav, ha sottolineato che i consumatori americani sono storicamente disposti a pagare di più per pomodori di alta qualità. Tuttavia, con l’aumento dei dazi, non è certo che questa disponibilità rimarrà tale.

L’analisi del settore agroalimentare italiano mette in evidenza che le province più esposte ai dazi sono 21, generando esportazioni che superano i 100 milioni di euro. Salerno, per esempio, è la provincia più vulnerabile, con esportazioni che ammontano a 518 milioni di euro, principalmente in ortofrutta lavorata e conserve di pomodoro.

In questo contesto, l’industria agroalimentare italiana si trova di fronte a sfide significative. Le barriere protezionistiche annunciate dall’amministrazione USA potrebbero non solo danneggiare l’export, ma anche compromettere la reputazione e la tradizione dei prodotti italiani, favorendo l’italian sounding e creando confusione tra i consumatori americani. La speranza è che le trattative politiche possano portare a soluzioni efficaci, per garantire che gli americani possano continuare a godere delle autentiche delizie italiane, senza doverle pagare a peso d’oro.

Redazione Vinamundi

Recent Posts

La zuppa di cozze: tradizione e sapori del Giovedì Santo napoletano

A Napoli, la sera del Giovedì Santo, le tavole si vestono di un piatto simbolo…

5 ore ago

Scopri come Wineshop.it protegge la tua privacy e gestisce i cookie

In un’epoca in cui la privacy online è diventata una priorità fondamentale per gli utenti,…

7 ore ago

L’Osteria del Sole di Bologna: un viaggio tra storia, vino e curiosità umane

Nel cuore di Bologna, precisamente nel vicolo Ranocchi, si cela una delle più antiche osterie…

7 ore ago

Scopri dove trovare la leggendaria pizza al formaggio di Pasqua in Umbria

La pizza al formaggio di Pasqua, nota anche come torta al formaggio, rappresenta una delle…

8 ore ago

Sicilia al limite: Confeuro avverte sulla grave crisi idrica

La Sicilia sta affrontando una crisi idrica che non è solo un problema locale, ma…

8 ore ago

Lvmh in crisi: il cattivo avvio dell’anno affonda i superalcolici

Il gruppo LVMH, leader mondiale nel settore del lusso, ha vissuto un inizio d'anno deludente,…

8 ore ago